Diritti, stadio, mercato I quattro assi di Joey
Dal Dall’Ara al contratto dei diritti tv, passando per le prestazioni di Verdi e Pulgar Queste variabili decideranno il futuro rossoblù in termini di classifica, introiti e progetti più ambiziosi
Oggi con il primo allenamento dopo due giorni di pausa inizia il 2018 del Bologna: il primo impegno è previsto per le 12.30 del 6 gennaio sul campo del Torino, quando inizierà il girone di ritorno, mentre domani prenderà ufficialmente il via la sessione invernale del calciomercato che chiuderà alle ore 23 del 31 gennaio. L’anno appena cominciato, però, sarà uno snodo fondamentale nella vita del club: la battaglia per una ripartizione più equa dei diritti tv è stata vinta e porterà più introiti nelle casse rossoblù, accorciando la distanza dalle big, mentre si arriverà finalmente ad una scelta definitiva sul futuro dello stadio Dall’Ara, dopo un 2017 all’insegna di rinvii e riflessioni supplementari. Si tratta delle due condizioni poste da sempre come base del progetto di crescita del Bologna pensato da Joey Saputo e nelle prossime settimane saranno soprattutto le riflessioni sullo stadio a condizionare il futuro della società. Sul campo, i 45 punti ottenuti nell’anno solare 2017 portano per lo più la firma di Simone Verdi, il giocatore che animerà il mercato del Bologna nel nuovo anno e che porterà, probabilmente in estate, parecchie risorse al club: trattenerlo per l’intero 2018 sarebbe l’ideale, ma in caso contrario l’opera di reinvestimento dei soldi incassati dovrà essere completa e priva di errori. Il rettangolo verde, infatti, non ha regalato particolari soddisfazioni nel 2017 e per cambiare marcia nel nuovo anno occorrerà anche la crescita di molti singoli: l’esempio si chiama Erick Pulgar, che ha smesso i panni dello scapestrato combinaguai per indossare quelli del regista completo. Il cileno è tra i giocatori che rappresentano le poche certezze tecniche da cui parte il 2018 rossoblù: Donadoni cercherà di costruirne altre e magari di piazzare qualche colpo contro le big, sperando che il club tragga finalmente vantaggio delle novità legate ai suoi progetti per poi costruire un Bologna che valga davvero la parte sinistra della classifica, senza doverla cercare tramite miracoli tecnici.