Turismo, nuovo boom sotto le Torri Arrivi: +11%
Il picco è australiano. De Scrilli: «Bologna e Modena si uniscano per la montagna»
Prosegue il trend positivo per il turismo. Crescono arrivi (+11%) e pernottamenti (+18%), trainati soprattutto dalle scelte dei visitatori stranieri.
Bologna continua a sedurre il pubblico straniero, con numeri da capogiro per quanto riguarda i turisti inglesi, tedeschi e australiani. Gli arrivi, secondo i dati forniti dalla Regione (che coprono gennaioottobre 2017) rispetto allo stesso periodo del 2016, registrano una crescita complessiva dell’11%, mentre i pernottamenti aumentano del 18%. Solo nel mese di dicembre risulta un +7% di occupazione delle camere. Proprio in merito ai pernottamenti, sono i turisti internazionali a sprintare nel 2017. Primi si classificano i visitatori provenienti dal Regno Unito (+18,3%), seguono i turisti provenienti dalla Germania (+19,1%), dalla Spagna (+3,2%), dagli Stati Uniti (+9,5%) e dalla Francia (+9,9%). Ottimi risultati si segnalano anche dai turisti provenienti dall’Australia cresciuti del 22,9% nei pernottamenti.
«I dati ci parlano di una curiosità crescente di turisti italiani e stranieri per tutto il territorio bolognese» dichiara Matteo Lepore. L’assessore per la Promozione della città fa riferimento in particolare ai numeri che riguardano l’area Metropolitana (+13% di arrivi e +20% di pernottamenti), per poi notare «un segno positivo nell’aumento di visitatori dei territori di pianura, collina, Appennino, grazie anche a proposte interessanti come i cammini o gli itinerari del gusto o dei motori: il nostro focus ora è anche sul prenderci cura di questo paesaggio naturale e culturale unico». L’allargamento dei confini turistici della città e l’investimento su quel che un tempo si definiva «provincia» è uno dei nuovi obiettivi su cui sta lavorando l’amministrazione con Bologna Welcome. «Tra le nuove tendenze del turismo c’è quella di cercare il verde fa presente il presidente Celso De Scrilli - e Bologna può offrire tanto». La Regione a novembre ha scommesso sul turismo invernale assegnando 3,2 milioni di euro a pubblici e privati proprietari o gestori degli impianti per ammodernarli e metterli in sicurezza. «Ma il problema è il calo della gente che va a sciare, quindi non possiamo ragionare solo sugli sci ma dobbiamo riflettere anche sull’offerta gastronomica e la promozione; in questo senso Cimone e Corno alle Scale, quindi Modena e Bologna, devono lavorare assieme: i turisti non guardano ai confini». Il cibo nel frattempo continua a essere centrale, nell’offerta bolognese. «Perché dovremmo metterci a dieta?» si domanda De Scrilli. «È vero che per la cultura, sebbene l’offerta sia buona, dovremmo fare qualcosa in più, ma questo non vuol dire che dobbiamo inventarci cose diverse se per i turisti il cibo è ancora un attrattore molto forte». De Scrilli conclude soddisfatto che «oggi Bologna è la città da cui tutti stanno copiando: mi chiamano amministratori da tutta Italia per chiedermi come facciamo ad avere questi risultati e ad aver trovato un’amalgama tra pubblico e privato».
Lepore Il nostro territorio vede una curiosità crescente da parte di italiani e stranieri Piacciono gli itinerari del gusto e quelli dei motori, ora attenzione al paesaggio