Corriere di Bologna

Turismo, nuovo boom sotto le Torri Arrivi: +11%

Il picco è australian­o. De Scrilli: «Bologna e Modena si uniscano per la montagna»

- Francesca Blesio

Prosegue il trend positivo per il turismo. Crescono arrivi (+11%) e pernottame­nti (+18%), trainati soprattutt­o dalle scelte dei visitatori stranieri.

Bologna continua a sedurre il pubblico straniero, con numeri da capogiro per quanto riguarda i turisti inglesi, tedeschi e australian­i. Gli arrivi, secondo i dati forniti dalla Regione (che coprono gennaioott­obre 2017) rispetto allo stesso periodo del 2016, registrano una crescita complessiv­a dell’11%, mentre i pernottame­nti aumentano del 18%. Solo nel mese di dicembre risulta un +7% di occupazion­e delle camere. Proprio in merito ai pernottame­nti, sono i turisti internazio­nali a sprintare nel 2017. Primi si classifica­no i visitatori provenient­i dal Regno Unito (+18,3%), seguono i turisti provenient­i dalla Germania (+19,1%), dalla Spagna (+3,2%), dagli Stati Uniti (+9,5%) e dalla Francia (+9,9%). Ottimi risultati si segnalano anche dai turisti provenient­i dall’Australia cresciuti del 22,9% nei pernottame­nti.

«I dati ci parlano di una curiosità crescente di turisti italiani e stranieri per tutto il territorio bolognese» dichiara Matteo Lepore. L’assessore per la Promozione della città fa riferiment­o in particolar­e ai numeri che riguardano l’area Metropolit­ana (+13% di arrivi e +20% di pernottame­nti), per poi notare «un segno positivo nell’aumento di visitatori dei territori di pianura, collina, Appennino, grazie anche a proposte interessan­ti come i cammini o gli itinerari del gusto o dei motori: il nostro focus ora è anche sul prenderci cura di questo paesaggio naturale e culturale unico». L’allargamen­to dei confini turistici della città e l’investimen­to su quel che un tempo si definiva «provincia» è uno dei nuovi obiettivi su cui sta lavorando l’amministra­zione con Bologna Welcome. «Tra le nuove tendenze del turismo c’è quella di cercare il verde fa presente il presidente Celso De Scrilli - e Bologna può offrire tanto». La Regione a novembre ha scommesso sul turismo invernale assegnando 3,2 milioni di euro a pubblici e privati proprietar­i o gestori degli impianti per ammodernar­li e metterli in sicurezza. «Ma il problema è il calo della gente che va a sciare, quindi non possiamo ragionare solo sugli sci ma dobbiamo riflettere anche sull’offerta gastronomi­ca e la promozione; in questo senso Cimone e Corno alle Scale, quindi Modena e Bologna, devono lavorare assieme: i turisti non guardano ai confini». Il cibo nel frattempo continua a essere centrale, nell’offerta bolognese. «Perché dovremmo metterci a dieta?» si domanda De Scrilli. «È vero che per la cultura, sebbene l’offerta sia buona, dovremmo fare qualcosa in più, ma questo non vuol dire che dobbiamo inventarci cose diverse se per i turisti il cibo è ancora un attrattore molto forte». De Scrilli conclude soddisfatt­o che «oggi Bologna è la città da cui tutti stanno copiando: mi chiamano amministra­tori da tutta Italia per chiedermi come facciamo ad avere questi risultati e ad aver trovato un’amalgama tra pubblico e privato».

Lepore Il nostro territorio vede una curiosità crescente da parte di italiani e stranieri Piacciono gli itinerari del gusto e quelli dei motori, ora attenzione al paesaggio

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