Virtus, sofferenza e sollievo
Brutta partita dei bianconeri ma Aradori è ispirato e i suoi 25 punti sono decisivi Battuta Pistoia 75-67, quarto successo nelle ultime cinque gare: passo importante verso le Final Eight
I due punti sono l’unica buona notizia della serata per la Virtus. Una vittoria tutt’altro che brillante, ma utile per tenere i bianconeri all’interno delle prime otto nella corsa alla Coppa Italia. La Segafredo è ricaduta vittima delle proprie amnesie, risultando troppo scolastica nelle esecuzioni offensive alla ricerca dei mis match che si venivano a creare, e spesso in ritardo o distratta in difesa. Un passo indietro sul piano del gioco rispetto alla vittoria contro Torino. Decisivo Pietro Aradori, con 25 punti e 7 rimbalzi, gigantesco nel primo tempo e cruciale nel finale con due canestri negli ultimi cinque minuti a salvare una squadra paralizzata dalla paura. Pistoia ha finito la benzina troppo presto, al 35’, rimanendo a secco negli ultimi 4 minuti abbondanti di partita quando ha sprecato tante conclusioni aperte dall’arco. Più demeriti dei tiratori toscani che della difesa bianconera.
All’inizio sembra tutto facile per la Virtus, che non trova opposizione per andare al ferro. Aradori è ispirato fin dalla palla a due e spinge il primo tentativo di fuga sul 17-8, ma i bianconeri non riescono a dare continuità al loro gioco. Qualche scelta difensiva lascia perplessi, ad esempio non uscire sui pick and roll dei piccoli pistoiesi, con McGee che punisce spesso e addirittura Della Rosa a sancire il pareggio sul 20-20. La Virtus naviga comodamente sopra il 60%, gli ospiti faticano ad arrampicarsi al 40% eppure riescono a stare a contatto perché la difesa bianconera è tutt’altro che irreprensibile.
Pistoia, mischiando le carte con la zona, opera addirittura il sorpasso con il solito Della Rosa (34-35), che aveva segnato tre punti in tutto il campionato prima di questa gara. Moore e McGee continuano a fare male (21 punti in due nel primo tempo), ma lo scatenato Aradori (17 punti all’intervallo) lancia il parziale di 10-0 con il quale la Virtus chiude il primo tempo raggiungendo per la prima volta la doppia cifra di vantaggio (48-38), grazie a tre minuti di finali di difesa finalmente convincente. Tirando con il 37% contro il 62% e arrancando 20-12 a rimbalzo, il -10 può non essere un cattivo affare per Pistoia (6626 la valutazione).
La squadra di Esposito, infatti, punisce le amnesie e i pessimi rientri difensivi della Virtus e rientra subito con un 10-2 equamente suddiviso fra Ivanov e Gaspardo, restando facilmente in scia fino all’ultima pausa grazie al 3/14 della Segafredo nel terzo periodo. Le percentuali non risalgono nel quarto conclusivo, quando l’attacco non trova sbocchi, muovendo poco la palla e intestardendosi nella ricerca dei mis match. Si arriva dunque a un’altra volata, un paio di canestri di Aradori sono ossigeno puro per dare il 72-67 a 2’30” dalla conclusione. I due Gentile (Alessandro con un tap-in ravvicinato e Stefano con 1/3 ai liberi) non riescono a dare il colpo del ko ma Pistoia è sulle ginocchia (4/16 nell’ultimo quarto) e la sofferta vittoria viene condotta in porto. Per quanto poco brillante, è il quarto successo nelle ultime cinque gare.