Unibo, arrivano 113 milioni Premiati 14 dipartimenti su 15
Dal Miur 113 milioni in 5 anni. Escluso solo Scienze mediche chirurgiche
Alla fine non è l’en plein ma poco ci manca. Il ministero dell’Università premia ancora una volta l’Alma Mater e finanzia 14 dipartimenti, su 15 che avevano fatto richiesta, premiati dal fondo per i dipartimenti eccellenti previsto dalla legge di Bilancio 2017. Un risultato che porterà ai dipartimenti Unibo selezionati un finanziamento totale, in cinque anni, di 113,8 milioni di euro. L’unico a restare a bocca asciutta è Scienze mediche chirurgiche.
Alla fine non è l’en plein ma poco ci manca. Il ministero dell’Università premia ancora una volta l’Alma Mater e finanzia 14 dipartimenti, su 15 che avevano fatto richiesta, premiati dal fondo per i dipartimenti eccellenti previsto dalla legge di Bilancio 2017. Un risultato che porterà ai dipartimenti Unibo selezionati un finanziamento totale, in cinque anni, di 113,8 milioni di euro. L’unico dei pretendenti a restare a bocca asciutta è Scienze mediche chirurgiche.
«È un risultato estremamente positivo — commenta il rettore Francesco Ubertini — che conferma e premia l’elevata qualità della nostra ricerca, collocando l’Alma Mater al vertice a livello nazionale per numero di dipartimenti finanziati. Un successo che arriva grazie a punteggi molto elevati sia relativamente alla valutazione della qualità della ricerca, sia sul valore dei progetti presentati». A livello nazionale, il fondo annuale è di 271 milioni di euro e va a premiare i migliori 180 dipartimenti universitari italiani, tenendo conto del numero massimo attribuibile ad ognuna delle 14 aree scientifiche definite dal Cun (il Consiglio universitario nazionale). «Con i suoi 14 dipartimenti eccellenti, l’Alma Mater arriva a raccogliere l’8,4% del finanziamento totale — fa notare l’Ateneo —, una percentuale significativamente superiore rispetto al peso dell’Università di Bologna sul sistema nazionale, che si attesta tra il 5 e il 6%.
I fondi saranno destinati a rafforzare e valorizzare l’eccellenza della ricerca, con investimenti in capitale umano, infrastrutture di ricerca e attività didattiche di alta qualificazione. Gli eccellenti Unibo selezionati dal ministero sono quelli di Architettura, Chimica Ciamician, Filologia classica e italianistica, Ingegneria civile chimica ambientale e dei materiali, Ingegneria dell’energia elettrica e dell’informazione Marconi, Lingue letterature e culture moderne, Psicologia, Scienze aziendali, Scienze biomediche e neuromotorie, Scienze economiche, Scienze giuridiche, Scienze mediche veterinarie, Scienze politiche e sociali, Scienze e tecnologie agroalimentari.
Lo scorso maggio, il ministero aveva diffuso un primo elenco di 350 strutture dipartimentali italiane che potevano concorrere all’assegnazione del fondo. L’Università di Bologna era presente in quella prima selezione con ben 28 dipartimenti su 33. Quattordici di questi avevano avuto assegnato il punteggio massimo dall’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario. In luglio il Senato Accademico ha completato l’elenco dei 15 (numero massimo consentito per università) destinati a concorrere all’assegnazione del fondo: oltre ai 14 era stato inserito il Dei, il dipartimento di Ingegneria dell’energia elettrica e dell’informazione.
In quattro aree l’Università di Bologna riesce a piazzare ben due dipartimenti tra gli ammessi ai finanziamenti: Scienze agrarie e veterinarie, Ingegneria civile e architettura, Scienze dell’antichità e Scienze economiche e statistiche. I dipartimenti sono stati valutati in una prima fase dall’Anvur sulla base dell’«Indicatore standardizzato della performance dipartimentale» e in una seconda fase sulla coerenza e fattibilità dei progetti presentati dalle singole realtà.