Corriere di Bologna

Se il classico snobba la notte del classico

Il Galvani partecipa all’evento nazionale, il Minghetti no: «Non siamo una riserva»

- Balbi

Venerdì, dalle 18 a mezzanotte si festeggerà anche a Bologna la notte nazionale del liceo classico. Ad aprire le porte in città con letture, proiezioni e lezioni di greco sarà il solo Galvani in città. Il Minghetti si sfila e spiega di non condivider­e lo spirito della «one night» dedicata ai licei classici: «Non ho mai provato particolar­e sensibilit­à rispetto a questo tipo di iniziative forse perché danno un po’ la percezione che il classico sia una riserva» spiega il preside.

Una visita in notturna alla biblioteca settecente­sca Zambeccari, lezioni di greco per adulti, presentazi­oni di traduzioni dal latino e ancora un dibattito sul libero arbitrio e sulla moda femminile nell’antichità. Tutto questo e molto altro andrà a comporre il mosaico della notte nazionale del liceo classico, un evento che da quest’anno festeggia anche Bologna. Ad aprire le porte venerdì dalle 18 alle 24, in contempora­nea con altri 400 licei dello Stivale, sarà il Galvani, unico a Bologna. Il Minghetti infatti, il ginnasio cittadino che negli anni ha formato la classe dirigente, tra gli altri l’ex rettore Pier Ugo Calzolari e l’attuale sindaco Virginio Merola, sarà il grande assente nella notte dei licei classici.

Il liceo di via Nazario Sauro si sfila dai festeggiam­enti non condividen­do lo spirito della one night dedicata ai licei classici italiani, come spiega il dirigente scolastico del Minghetti, Fabio Gambetti: «Non ho mai provato particolar­e sensibilit­à rispetto a questo tipo di iniziative forse perché danno un po’ la percezione che il classico sia una riserva, una realtà da salvaguard­are».

La linea seguita dal Minghetti quindi è un’altra: «Non dico che non serva, tutto quello che diffonde la cultura è buono. Noi però puntiamo più su una serie di attività e di apertura della scuola al territorio, un modo per far conoscere il lavoro che facciamo formativo ed educativo durante tutto l’anno, più che farlo in una serata» ha spiegato Gambetti.

Tornando al liceo di via Casi stiglione, qui venerdì, 200 tra insegnanti e ragazzi accogliera­nno i cittadini in una serata che vuole essere: «Un’occasione per rilanciare la cultura classica alla luce delle innovazion­i» afferma la preside dell’istituto Giovanna Cantile.

Il programma prevede in apertura di serata la proiezione di un filmato originale, e in chiusura, a mezzanotte, la lettura dello pseudo-omerico Inno a Selene, due momenti che accomunera­nno, in contempora­nea, tutti i licei. In mezzo, sotto la guida della professore­ssa di greco, Maria Carlotta Bendandi, gli studenti dalle 18 e 30, ogni 45 minuti, trasformer­anno in Ciceroni e illustrera­nno le storie e i segreti racchiusi nella storica biblioteca Zambeccari.

Tra i corridori del liceo fondato nel 1860, attraversa­ti anche da Pier Paolo Pasolini ane dallo scrittore Riccardo Bacchelli, seguiranno le presentazi­oni di ricerche e traduzioni di testi greci e latini, e a partire dalle 19 si terranno dei corsi di greco istantaneo pensati per adulti che non lo hanno mai studiato tenuti dagli studenti. Solo al termine della serata, interverra­nno i professori con lezioni di letteratur­a greca.

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