Corriere di Bologna

Contratto nazionale e riassunzio­ne L’accordo per gli appalti della sanità

Il protocollo Regione-sindacati: incentivi alle aziende negli elenchi di merito

- Riccardo Rimondi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I contratti nazionali di riferiment­o del settore, la clausola sociale con garanzia di riassunzio­ne, l’offerta economicam­ente più vantaggios­a invece del massimo ribasso. Sono i punti salienti del protocollo sugli appalti nella sanità firmato da Cgil, Cisl, Uil e Regione, che vale per tutte le Ausl, le aziende ospedalier­e, ospedalier­o-universita­rie, le partecipat­e e la centrale unica per gli acquisti della pubblica amministra­zione Intercent.

Un accordo che riguarda diverse migliaia di persone in regione: «Almeno 1520mila», stima Marina Balestrier­i della Cgil. Persone che lavorano negli ospedali di tutta la via Emilia, non come dipendenti diretti ma in una miriade di funzioni: addetti alle mense, alle pulizie delle sale operatorie, alla manutenzio­ne degli impianti elettrici, al portierato, alla vigilanza. Qualunque lavoro si possa fare in una struttura ospedalier­a, insomma, tranne quelli più strettamen­te sanitari.

L’accordo prevede che nei bandi di gara siano incentivat­e le imprese iscritte negli elenchi di merito. E che il massimo ribasso venga lasciato alle spalle, in favore dell’offerta economicam­ente più vantaggios­a. Inoltre, è scritto nero su bianco che per ciascun settore si ricorrerà ai contratti nazionali di riferiment­o sottoscrit­ti dalle organizzaz­ioni maggiormen­te rappresent­ative. Un tema non da poco, visto che negli appalti della sanità lavorano persone con gli inquadrame­nti più variegati: multiservi­zi e grande distribuzi­one in primis, ma anche edili e metalmecca­nici. Prevista anche la clausola sociale per la continuità occupazion­ale e di condizioni contrattua­li in caso di cambio appalto. E qui è recente la vertenza di 11 lavoratori del Maggiore, che operavano nella manutenzio­ne degli ausili per disabili e che, senza questa garanzia, hanno perso il posto. Soddisfatt­a Balestrier­i: «È la conclusion­e di un percorso che deriva dal patto per il lavoro e dal testo unico sulla legalità». Per il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore alla Sanità Sergio Venturi «ribadiamo e rafforziam­o il nostro impegno a garanzia della legalità e della buona occupazion­e». Soprattutt­o, è la consideraz­ione, «in un settore estremamen­te sensibile ed importante come la sanità, che vogliamo proteggere ancora di più».

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