Contratto nazionale e riassunzione L’accordo per gli appalti della sanità
Il protocollo Regione-sindacati: incentivi alle aziende negli elenchi di merito
I contratti nazionali di riferimento del settore, la clausola sociale con garanzia di riassunzione, l’offerta economicamente più vantaggiosa invece del massimo ribasso. Sono i punti salienti del protocollo sugli appalti nella sanità firmato da Cgil, Cisl, Uil e Regione, che vale per tutte le Ausl, le aziende ospedaliere, ospedaliero-universitarie, le partecipate e la centrale unica per gli acquisti della pubblica amministrazione Intercent.
Un accordo che riguarda diverse migliaia di persone in regione: «Almeno 1520mila», stima Marina Balestrieri della Cgil. Persone che lavorano negli ospedali di tutta la via Emilia, non come dipendenti diretti ma in una miriade di funzioni: addetti alle mense, alle pulizie delle sale operatorie, alla manutenzione degli impianti elettrici, al portierato, alla vigilanza. Qualunque lavoro si possa fare in una struttura ospedaliera, insomma, tranne quelli più strettamente sanitari.
L’accordo prevede che nei bandi di gara siano incentivate le imprese iscritte negli elenchi di merito. E che il massimo ribasso venga lasciato alle spalle, in favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Inoltre, è scritto nero su bianco che per ciascun settore si ricorrerà ai contratti nazionali di riferimento sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative. Un tema non da poco, visto che negli appalti della sanità lavorano persone con gli inquadramenti più variegati: multiservizi e grande distribuzione in primis, ma anche edili e metalmeccanici. Prevista anche la clausola sociale per la continuità occupazionale e di condizioni contrattuali in caso di cambio appalto. E qui è recente la vertenza di 11 lavoratori del Maggiore, che operavano nella manutenzione degli ausili per disabili e che, senza questa garanzia, hanno perso il posto. Soddisfatta Balestrieri: «È la conclusione di un percorso che deriva dal patto per il lavoro e dal testo unico sulla legalità». Per il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore alla Sanità Sergio Venturi «ribadiamo e rafforziamo il nostro impegno a garanzia della legalità e della buona occupazione». Soprattutto, è la considerazione, «in un settore estremamente sensibile ed importante come la sanità, che vogliamo proteggere ancora di più».