Corriere di Bologna

Hera, dividendi in crescita e 3 miliardi di investimen­ti Al Comune 2 milioni in più

- R. R.

Un balzo in avanti da 218 milioni di nel giro di cinque anni. Il piano industrial­e al 2021 di Hera, varato ieri, prevede fra tre anni un margine operativo lordo da 1,135 miliardi, in aumento rispetto ai 917 milioni del bilancio 2016. Insomma, almeno nelle previsioni la multiutili­ty di viale Berti Pichat dovrebbe continuare a crescere a ritmi serrati. E d’altra parte già nel 2017, secondo il preconsunt­ivo, il Mol è salito a 980 milioni. I servizi di distribuzi­one elettrica, gas, ciclo idrico e teleriscal­damento daranno fra tre anni un margine di 552 milioni, circa metà del totale. In crescita anche la filiera dell’ambiente, che dovrebbe vedere il margine aumentare di una cinquantin­a di milioni per arrivare a 282 milioni nel 2021. Intanto, quest’anno a Sant’Agata Bolognese è prevista l’apertura dell’impianto per la produzione di biometano costato una trentina di milioni e in fase di costruzion­e.

La crescita dell’Ebitda dovrebbe portare con sé, secondo i piani aziendali, anche un aumento del dividendo. Che arriverà, nel 2021, a toccare quota 156 milioni (l’anno scorso erano 134). La cedola diventerà più pesante già da quest’anno: ogni azione varrà 9,5 centesimi (l’anno scorso erano 9), per poi salire a 10 l’anno prossimo e a 10,5 nel 2021. Per la gioia degli enti locali, dal Comune, in giù, che vedranno aumentare il «tesoretto» in arrivo da viale Berti Pichat. Per Palazzo d’Accursio, significa che quest’anno invece dei «consueti» 13 milioni ne arriverann­o quasi 13,8, che l’anno prossimo saliranno a 14,5 e dal 2021 diventeran­no 15,2. In pratica, nel giro di pochi esercizi il dividendo del Comune salirà di oltre due milioni e di quasi tre (da 17,4 a 20,4) quello dell’area metropolit­ana nel suo complesso.

Intanto cresce anche la previsione di investimen­to: se il piano 2016-2020 considerav­a circa 2,5 miliardi, nel nuovo scenario si prospetta un piano da 2,9 miliardi nel periodo 2017-2021. Soldi che saranno assorbiti per il 70% dalla filiera reti e andranno sia a riconferma­re le concession­i nella distribuzi­one gas sui territori di riferiment­o, sia agli interventi di ammodernam­ento e sviluppo delle infrastrut­ture.

Soddisfatt­o il presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano: «I traguardi raggiunti, come dimostra anche il forecast 2017, ci consentono di prevedere una proiezione degli utili incrementa­le rispetto al precedente piano».

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