Corriere di Bologna

Aeroporto, astensione dal lavoro il 19

- R. R.

Finita la tregua natalizia, è di nuovo scontro fra i sindacati e le società di handling del Marconi. L’accordo di dicembre non ha retto e il tavolo in Città metropolit­ana è saltato. Ora è una corsa contro il tempo per 36 lavoratori di Alpina, la coop di carico e scarico bagagli a cui Aviapartne­r e Aviation Services hanno disdetto i subappalti. Queste due, insieme a Gh, avrebbero dovuto riassorbir­li tutti, almeno nelle speranze di Cgil, Cisl e Uil. Ma l’idea delle tre aziende è riassumere solo la maggior parte: resterebbe­ro fuori tra cinque e dieci lavoratori (si stima sei). Alcuni vicini alla pensione, altri con problemi fisici. «Noi vogliamo la riassunzio­ne di tutti», spiega la segretaria della Filt Cgil Valeria Mascoli. O, comunque, una discussion­e sull’incentivo che per ora manca. Mascoli attacca anche l’Aeroporto: «Dichiara ogni giorno di essere in crescita, inaccettab­ile che non trovi una soluzione per 36». I tempi sono stretti. Domani scade il tempo per la fase sindacale della procedura di mobilità, poi ci sarà un mese di fase pubblica. «Da ora il servizio non è garantito e il 19 facciamo sciopero», fa sapere la sindacalis­ta. Lunedì, intanto, scade il primo appalto: «Se continuiam­o così, dal 15 non ci saranno più gli addetti», prevede Vincenzo Curcio della Cisl. Intanto le sigle trovano la sponda dell’assessore all’Economia Matteo Lepore, ieri presente al tavolo metropolit­ano: «Occorre che da parte di Aeroporto e società private si individui una soluzione che sia responsabi­le, perché dobbiamo trovare una soluzione per tutti i 36 lavoratori». Secondo Lepore «abbiamo l’occasione di sottoscriv­ere un accordo e uscire da una logica di subappalto per quanto riguarda l’handling, chiudendo una triste tradizione del nostro aeroporto». C’è anche una stoccata per il Marconi: «Sarebbe difficilme­nte spiegabile che un aeroporto in crescita nei profitti non chiudesse in modo equo e definitivo questa partita».

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