Baraldi: «Virtus, ti voglio cattiva» Con Reggio, la partita della verità
Quella di domani sarà una gara spartiacque non solo per le Final Eight, ma per costruire il futuro
Vedremo il carattere della squadra e sono certo che arriverà una grande prestazione Non vorrei essere nei panni di Reggio Emilia Penso che le Final Eight siano alla nostra portata, l’evento di Firenze è di prestigio anche per portare in giro il nome dei nostri sponsor
Si avvicina il momento della verità, per la Virtus. Perché, inevitabilmente, quella di domani sera contro Reggio Emilia è una partita spartiacque. Non solo per la qualificazione o meno alle Final Eight di Coppa Italia. A inizio settimana, dopo aver tuonato per la brutta prestazione di Avellino, Luca Baraldi aveva annunciato che dopo la gara con Reggio Emilia si sarebbero tirate le somme. «Vedremo il carattere della squadra e sono certo che arriverà una grande prestazione. Non vorrei essere nei panni di Reggio Emilia, arriveremo sul campo belli cattivi», ha detto l’uomo Segafredo a margine della presentazione del nuovo cosponsor Santal.
La fine del girone di andata è tempo per un primo parziale bilancio della stagione. Farlo dopo una vittoria e un’eventuale qualificazione alla Final Eight potrebbe portare a un determinato tipo di valutazioni, dopo un altro ko potrebbe aprire scenari diversi. Tirare le somme significa anche riflettere su questioni tecniche e magari sulle posizioni non solo dell’allenatore ma anche di qualche giocatore. Non è un mistero che il rendimento di Oliver Lafayette sia al di sotto delle aspettative.
Si dice da tempo che la prossima mossa della Virtus sarà l’inserimento di un playguardia americano con punti nelle mani che possa sostituirlo o farlo scivolare in panchina nel ruolo oggi ricoperto da Umeh. Non sembra invece coinvolto in queste valutazioni, nonostante varie voci che lo riguardano, Kenny Lawson, in questi giorni influenzato.
Martedì ha parlato alla squadra il presidente Alberto Bucci: «Sono bravi ragazzi, è un momento difficile ma ne usciremo un po’ alla volta — ha detto —. Dobbiamo rimanere compatti e lavorare insieme per diventare una squadra con la sua identità».
Baraldi è passato in palestra per l’allenamento di mercoledì, nessun discorso ai giocatori: «Mi è bastato guardarli negli occhi, è stato sufficiente per capirci. Sanno di aver sbagliato una partita e quanto sia importante la prossima. Questa squadra ha sempre dato risposte positive quando è stata chiamata a dimostrare qualcosa, sabato sarà pronta».
Ovviamente la Final Eight è il tema caldo del momento, un obiettivo che continua a fare gola anche se è la visione a lungo termine quella più importante per il club. «Si tratta di un traguardo intermedio, se ce la faremo saremo tutti contenti, ma l’importante sarà l’accesso ai playoff — sottolinea Baraldi —. Penso che le Final Eight siano alla nostra portata, l’evento di Firenze è di prestigio anche per portare in giro il nome dei nostri sponsor. Non dovessimo farcela, pazienza. L’importante è lavorare per i playoff».