«L’anatra all’arancia» con Luca Barbareschi al Masini
È un testo di culto del teatro comico, opera di William Douglas Home adattata in francese da Marc Gilbert Sauvajon, già portata sul palcoscenico nel 1973 da Alberto Lionello e Valeria Valeri e sul grande schermo dalla coppia Ugo Tognazzi e Monica Vitti. L’anatra all’arancia torna a teatro, da oggi alle 21 a domenica al Teatro Masini di Faenza (Ra), nella versione diretta e interpretata da Luca Barbareschi, affiancato da Chiara Noschese. Storia di un uomo e di una donna e del loro ménage messo in crisi dalla personalità di lui, egoista, egocentrico e incline al tradimento. Così il protagonista si inventerà un modo per riconquistare la moglie che lo ha tradito e che amava, architettando un piano per dimostrarle che lui è il suo unico amore anche dopo 25 anni. «Si ride con molta raffinatezza secondo Barbareschi - in quella che è per me una commedia romantica sulla tragedia del vivere insieme. C’è una frase nel testo che dice: dopo 30 anni di matrimonio dovrebbe essere proibito per legge divorziare. Ed è qui il fulcro di tutto, perché la reale difficoltà non è innamorarsi ma costruire per 30/40 anni un rapporto insieme».