Corriere di Bologna

Fortitudo, serve un’altra vittoria

Questa sera la Effe sfida Udine, battuta all’andata e diretta concorrent­e I 3 successi consecutiv­i non bastano, è necessario anche un salto di qualità

- Enrico Schiavina

Continuare a vincere, se possibile giocando un po’ meglio che nelle ultime tre-quattro settimane. È il compito di stasera (20.30, diretta Trc) per la Fortitudo contro Udine, incrocio molto importante per la classifica, ma anche per capire se il livello del suo gioco soprattutt­o offensivo può finalmente cominciare a salire. Viene da 3 vittorie in fila la Consultinv­est, con Roseto, Piacenza e Mantova, ma è chiaro che deve fare passi avanti sul piano qualitativ­o, specie contro avversarie di livello come dovrebbero essere i friulani. Inizia il girone di ritorno con una sfida seconda contro terza, una specie di spareggio per il ruolo di seconda forza del girone dietro Trieste: se lo vince la Consultinv­est, che ha già vinto all’andata di 5, si prende anche un prezioso 2-0 nel confronto diretto, e due vittorie di vantaggio. Era l’ormai lontano 29 settembre quando la Effe centrava la prima di campionato a Udine: senza Fultz, Amici e Gandini giocò una partita molto solida, tutt’ora una delle migliori del suo campionato. Sarebbe buona cosa ripartire da lì, anche se nel frattempo è passato il girone d’andata ed è successo di tutto, c’è Rosselli in più, ci sono due americani in crisi di identità (si parla tanto di McCamey ma ultimament­e non convince più nemmeno Legion) e diversi tasselli tecnici da rimettere a posto. Oggi dovrebbe essere la volta buona del ritorno in squadra di Fultz dopo il famoso caso: «Lui potrebbe essere molto importante, ma sulla scelta dei dieci abbiamo più dubbi del solito» ha detto Comuzzo in sede di presentazi­one ufficiale: oltre a Cinciarini non sta benissimo Mancinelli e ci sono altri acciacchi da monitorare. Udine (31%) e Fortitudo (32%) sono ultima e penultima per percentual­e da tre nel girone, in attacco nessuna delle due finora ha brillato, però entrambe hanno difese forti e grande profondità. Con soli 60 punti tondi di media subiti nelle ultime tre uscite, l’Aquila qualcosa di buono su cui poggiarsi ce l’ha ed è appunto la difesa, che stasera dovrà concentrar­si soprattutt­o sui due esterni Veideman e Dykes, motore di una squadra che ha un pacchetto italiani molto folto e fisico, ma senza punte. Già ben fornita di lunghi (Mortellaro, Pellegrino, Benevelli) e di ali (Raspino, Ferrari, La Torre), nella Gsa sta emergendo il senegalese Ousmane Diop, esplosivo classe 2000 italo-senegalese di 2.04 che anni fa la Effe puntò, ma non riuscì a portare a Bologna. Udine ha grande forza a rimbalzo, e come tutte le squadre di Lino Lardo ama i tatticismi e la zona (da cui l’importanza di un uomo d’ordine come Fultz). Arriva da una brutta sconfitta a Imola, ma a dicembre ha fatto l’impresa vincendo il derby con Trieste: va presa con grande serietà.

Il rientro di Fultz Oggi dovrebbe tornare in squadra il giocatore dopo lo «strappo» di fine dicembre

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Motivato Matteo Boniciolli chiede ai suoi la quarta vittoria consecutiv­a

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