La granceola, quel granchio tanto lento
La granceola, strambo animale che vive su fondali sabbiosi e detritici, è molto diffuso in Adriatico fino ai 100 metri di profondità. È un granchio estremamente lento, tanto lento da fare del mimetismo la sua protezione più efficace. Ricopre, infatti, il suo carapace di alghe e detriti in modo da confondersi perfettamente con il fondale ma, una volta sorpreso, viene facilmente catturato. Le chele, che caratterizzano la prima delle cinque coppie di zampe, sono infatti più appariscenti che efficaci. Lo scheletro esterno è ricoperto di setole uncinate così come le zampe. È onnivoro: si ciba tanto di alghe quanto di piccoli animali poco mobili come vermi e ascidie. Il suo accrescimento avviene tramite mute periodiche. Il vecchio guscio con tutta i suoi preziosi addobbi accumulati nel tempo, viene abbandonato e sostituito da uno nuovo, più grande. L’animale semi-nudo è particolarmente vulnerabile, almeno fino a che le proteine, di cui è costituito il nuovo carapace, non si induriscono a contatto con l’acqua. I sessi sono separati e ben distinguibili: la femmina ha addome più largo e zampe più corte del maschio. Nonostante le dimensioni totali la parte edibile è davvero piccola.