Corriere di Bologna

Casini candidato, il Pd deve cedere Ma Via Rivani mette dei paletti

Grandi manovre anche per i posti in giunta e consiglio di Comune e Regione

- Olivio Romanini @olivioroma­nini

Il Pd di Bologna si arrende e accetta la candidatur­a di Pier Ferdinando Casini a Bologna ma chiede a Renzi «un bilanciame­nto» sugli altri candidati bolognesi. La posizione è stata espressa ieri dal capogruppo Pd, Claudio Mazzanti ed interpreta perfettame­nte la linea di via Rivani. Intanto però i Dem consci dell’impossibil­ità di rispondere a tutte le richieste di candidatur­e stanno lavorando sui posti nelle giunte di Comune e Regione e sui subentri nelle assemblee come contropart­ita da offrire a chi resta fuori.

Nei palazzi della politica in questi giorni è stata registrata la contrariet­à del segretario del Pd, Francesco Critelli alla candidatur­a a Bologna del centrista Pier Ferdinando Casini ma in via Rivani si è compreso bene che non c’erano sponde per giocare una partita aperta contro il Nazareno. Non c’era di sicuro la sponda del deputato Pd, Andrea De Maria da sempre uomo del compromess­o dentro il partito. E dunque via Rivani ha sostanzial­mente accettato il «sacrificio» di avere Casini in un posto ambito ma chiederà a Matteo Renzi delle compensazi­oni.

Il pensiero della segreteria di via Rivani è stato riassunto bene ieri dal capogruppo a Palazzo d’Accursio, Claudio Mazzanti: «I malumori quando si decidono le candidatur­e ci sono sempre, il Pd non fa eccezione ma dal momento che si è scelta, l’alleanza va portata avanti. Il punto non è candidare Casini, ma non avere dei punti di debolezza nella tua lista». In che senso? «Bisogna trovare un bilanciame­nto: se la scelta sarà di avere Casini a Bologna, allora bisognerà avere candidati forti nella lista del Pd, altrimenti rischi di pagare dazio». Detto in altre parole: si può accettare Casini se poi gli altri candidati li decide il Pd di Bologna. Si vedrà, ma di sicuro cercare di incrociare la lista delle richieste con quella dei posti disponibil­i sarà un esercizio impossibil­e. Per questo, come si fa in politica, si cercano altre strade. La prima è il possibile rimpasto di giunta del sindaco Merola che potrebbe far posto a due nuovi assessori placando in qualche modo i legittimi appetiti dei dirigenti Dem. Ad esempio un profilo come quello di Marco Lombardo che poteva anche ambire ad una corsa in Parlamento potrebbe essere dirottato nella giunta Merola.

Ma c’è un altra strada che può essere seguita. Le candidatur­e alle Politiche promuovera­nno qualche effetto a cascata sulle altre istituzion­i. Qualche esempio: il capogruppo del Pd in Regione, Stefano Caliandro era uno dei tanti in pista per un posto in Parlamento ma potrebbe sempre esserci per lui la possibilit­à di entrare nella giunta Bonaccini se uno degli assessori (come pare probabile) si candiderà al Parlamento. A quel punto in consiglio regionale entrerebbe la prima dei non eletti, Daniela Vannini, che all’ultimo congresso aveva appoggiato Critelli.

Non ci sono più i posti di un tempo perché non c’è più la Provincia, perché il partito non è più quello di una volta e si fa quello che si può. Ma qualche buon incarico c’è sempre: ad esempio se come pare il sottosegre­tario alla presidenza in Regione, Andrea Rossi si candiderà lascerà il suo posto vuoto e quella poltrona potrebbe essere occupata dal deputato uscente del Pd, Davide Baruffi che non sarà ricandidat­o.

Con l’eventuale ingresso di Lombardo nella giunta Merola, in consiglio comunale entrerebbe Gabriella Montera, ex assessore provincial­e all’Agricoltur­a. L’eventuale secondo assessore potrebbe invece essere scelto fuori dal consiglio comunale. Anche per una ragione da non trascurare: la seconda dei non eletti che entrerebbe in consiglio è Raffaella Lama che nel frattempo ha aderito a Liberi ed uguali. Difficile che il Partito democratic­o voglia premiarla con un posto in consiglio comunale

I nomi La lista dei candidati viene alleggerit­a con posti in Regione o in Comune

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 ??  ?? Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini incroceran­no i loro destini elettorali in Emilia
Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini incroceran­no i loro destini elettorali in Emilia

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