In debito per il gioco, tenta il suicidio. Salvata
I carabinieri hanno formato un «materasso» umano per attutire la caduta
Si è rovinata per giocare alle macchinette. Nelle slot machine aveva buttato i risparmi di una vita e quando quelli non bastavano più si è indebitata. Finché non ha deciso di farla finita. Ci ha provato nella notte tra giovedì e ieri a saltare nel vuoto dal secondo piano della palazzina a Porretta Terme nella quale abita. La donna, pensionata 60enne, soffre da tempo di depressione anche per i problemi finanziari dovuti al gioco d’azzardo.
Giovedì intorno alla mezzanotte i vicini l’hanno notata sul davanzale della sua finestra, mentre il cagnolino, rimasto dentro, tentava di abbaiarle impaurito, e hanno chiamato il 112. Sono arrivati i carabinieri della stazione di Castel di Casio e di Vergato, insieme ai vigili del fuoco e a due ambulanze del 118. Ma quando sono arrivati hanno capito che era già troppo tardi per tentare di far desistere la donna dal suo piano suicida, nè avrebbero avuto il tempo per tirare fuori il cuscino pneumatico e attutire il salto: la 60enne si stava già lanciando nel vuoto.
I vigili del fuoco e i carabinieri si sono quindi disposti a semicerchio intrecciando le braccia per fermare la donna e quando lei è caduta sono riusciti ad afferrarla e a salvarla. La 60enne è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, non è in pericolo di vita, ma le sue condizioni sono serie.
Il peggio è stato scongiurato ma nell’operazione di salvataggio è rimasto ferito a una mano un carabiniere, anche lui portato al pronto soccorso. Il militare ha riportato un trauma a un polso e a una mano.
La Regione Emilia-Romagna ha appena lanciato un piano d’azione contro la ludopatia, stanziando 3 milioni e 700mila euro per la cura delle dipendenze dal gioco d’azzardo. Una guerra alle slot lanciata proprio mentre si calcola che negli ultimi sei anni sono triplicate le persone affette dal gioco patologico: nel 2017 sono state 1.400 quelle prese in cura dai Servizi dipendenze delle Ausl.