PROVO A VOLARE OMAGGIO A MODUGNO
Al Teatro Sociale oggi Gianfranco Berardi, bravo autore e attore non vedente (vincitore del premio Scenario con «Il deficiente») porta in scena una piéce (con lui Gabriella Casolari) con le canzoni di uno dei miti della canzone italiana
Novanta anni fa di questi giorni (il 9 gennaio) nasceva a Polignano a Mare Mister Volare. Domenico Modugno era un ragazzo del sud, caparbio, desideroso di affermarsi nel mondo dello spettacolo. Così lo racconta Gianfranco Berardi nello spettacolo Io provo a
volare, in scena stasera alle 21 nel teatro sociale di Novafeltria (in provincia di Rimini, info 333/3474242). Berardi scrive i suoi testi e li interpreta con Gabriella Casolari. Vive in Emilia ma viene anche lui dalla Puglia. Si rivelò vincendo un premio Scenario con «Il deficiente». Oltre a scrivere, recita con energia e precisione invidiabili, lui che è non vedente e che spesso gioca sulla sua diversità. In questo lavoro, che ha debuttato nel 2010, se non lo sai non te ne accorgi.
Lo spettacolo è infarcito di canzoni di Modugno, soprattutto le più vecchie, quelle che provavano a reinventare il folklore del meridione strappandolo dalla condanna a residuo di un passato di povertà, da dimenticare. «Per me Io provo a volare è un viaggio dentro un’icona, un simbolo di un’arte che aspira a essere veramente popolare, capace di arrivare alla pancia delle persone» ci racconta l’autore-interprete. Volare si sente solo alla fine, dopo un duro percorso a farsi strada per realizzare la propria vocazione, i propri desideri.
Continua l’attore: «In scena, veramente, non c’è esplicitamente Modugno. C’è un personaggio che ho chiamato lo Spirito del teatro, sovrapponibile in certi momenti al cantante-attore, in altri a me stesso. Mi affiancano due musicisti, per ricreare le atmosfere di un artista che ha portato la canzone folk verso il pop. L’idea è nata con mio fratello, che suona la chitarra e voleva fare un concerto dedicato a Modugno, perché dovevamo sostituire alcune repliche di Briganti, lo spettacolo sui fatti che seguirono l’Unità d’Italia, annullate per motivi politici».