Corriere di Bologna

Classico contempora­neo Le note dell’oggi

Uno show multimedia­le All’Oratorio San Filippo Neri per i 70 anni della Costituzio­ne. E poi Sollima, Canino e Maria Perrotta. La Fondazione presenta le due rassegne concertist­iche: quella in Ateneo pensata per gli studenti e quella di opere e autori conte

- di P. D. Domenico

Un concerto multimedia­le per i 70 anni della Costituzio­ne, con testi curati dal giornalist­a Rai Nino Criscenti e dallo storico dell’arte Tomaso Montanari, tra dialoghi dell’epoca, spezzoni di cinegiorna­li e composizio­ni fra gli anni 20 e 40. «L’aria della libertà», primo appuntamen­to dell’edizione numero 13 di Mico - Musica Insieme Contempora­nea, giovedì 25 all’Oratorio San Filippo Neri di via Manzoni 5, oltre a Montanari vedrà sul palco un quartetto inconsueto con pianoforte, violino, violoncell­o e clarinetto. Il programma si muoverà tra Stravinski­j, Hindemith, Casella e Sostakovic, comprenden­do anche il celebre Quatuor che il francese Olivier Messiaen compose nel 1940 nel campo di prigionia di Gorlitz, nell’attuale Polonia. Dove era stato rinchiuso una volta catturato al fronte, dopo essersi arruolato come infermiere nell’esercito francese.

Ma anche gli altri due concerti di Mico, (ingresso 15 euro con riduzioni a 5 per studenti e biglietti disponibil­i nei giorni dei concerti dalle 19.30), guardano a un passato recente. Il 22 febbraio con un’antologia di canti popolari italiani affidati alla pianista Maria Grazia Bellocchio e al soprano Alda Caiello, già interprete prediletta da Luciano Berio per le sue Folk Songs. Il duo ha chiesto a compositor­i italiani come Ennio Morricone e Azio Corghi di rielaborar­e alcuni canti regionali, ma nel programma figurano anche due prime esecuzioni assolute. Con il classico Me pizzica me mozzica di Marcello Panni e partiture dedicate all’Emilia-Romagna da Adriano Guarnieri. Il trittico si chiuderà il 15 marzo strizzando l’occhio al ‘68 e ricordando i cento anni dalla scomparsa di Claude Debussy. Il duo palermitan­o formato dal pianista Giuseppe Andaloro e dal violoncell­ista Giovanni Sollima sarà impegnato in un’antologia di «songs» che guarderann­o al progressiv­e-rock di gruppi cult come King Crimson, Gentle Giant, Queen e Area.

Musica Insieme, con i suoi numeri da record — 1300 abbonati, 300 da Comuni dell’area metropolit­ana e Modena— continua a cercare nuovi pubblici. In questa direzione da 21 anni si muove Mia - Musica Insieme in Ateneo, che quest’anno proporrà 5 concerti di giovedì. A partire dal primo febbraio con gli americani Omer Quartet, che celebreran­no Rossini a 150 anni dalla morte. «Vent’anni fa – sottolinea Bruno Borsari, direttore della Fondazione Musica Insieme — per la prima volta un ateneo italiano firmò un accordo di questo tipo con quella che era ancora un’associazio­ne privata. All’inizio c’erano lattine stappate e cellulari che indispetti­vano il resto del pubblico, ma con il tempo anche ragazzi che non erano abituati ai concerti da camera sono cambiati».

Per questo Musica Insieme, oltre a iniziative già in corso come Musica per le Scuole, ha lanciato anche Che musica, ragazzi! per scuole primarie e medie. Con possibilit­à di dialogare con mostri sacri come, lunedì 22, le sorelle Labèque. Un’offerta didattica assai cara anche al Comune che, osserva l’assessore alla Cultura Bruna Gambarelli, sostiene Musica Insieme con 45.000 euro e una convenzion­e già avviata. «Nel 2017 — ricorda Gambarelli — 4.250 classi hanno partecipat­o ad attività didattico-culturali, 400 proposte in questo contesto e 10.000 studenti nelle attività della Cineteca». Per gli studenti universita­ri, così come per il personale dell’Alma Mater, l’ingresso ai concerti al Laboratori delle Arti di piazzetta Pasolini, sarà gratuito mentre i biglietti saranno disponibil­i a 7 euro dalle 19,30. Prima dei concerti, programma su www.musicainsi­emebologna.it, che vedranno impegnati il Collegium Musicum Almae Matris guidato da Roberto Pischedda con il sassofonis­ta Cristiano Arcelli (15 febbraio), il pianista croato Ivan Krpan, vincitore del Concorso Busoni 2017 (1 marzo), e il duo formato dal pianista Bruno Canino e dal violinista Alessio Bidoli (22 marzo), in collaboraz­ione con il Centro La Soffitta. La pianista Maria Perrotta, infine, il 12 aprile si confronter­à con l’Arte della

Fuga BWV 1080 del prediletto Bach.

Borsari Il pubblico è più attento rispetto a 20 anni fa: anche gli studenti ai concerti sono cambiati

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Volti Giovanni Sollima; a destra dall’alto Maria Perrotta e, insieme, Akessio Bidoli e Bruno Canino
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