Aggredita per la strada mentre va al lavoro Salvata da due passanti
Ha provato a trascinare una 43enne in un casolare di via Bassa dei Sassi. Arrestato
Un tentativo di violenza sessuale è stato sventato ieri mattina in via Bassa dei Sassi. Un tunisino pregiudicato di 31 anni ha aggredito e palpeg- giato una donna rumena di 43, che alle 9 del mattino sta- va andando a un colloquio di lavoro. Dopo averla bloccata dalle spalle, l’ha palpeggiata e trascinata per i capelli verso una casa abbandonata tra i bi- nari. «Gridava aiuto ma le macchine non si fermavano» hanno raccontato due artigiani di 33 e 19 anni che hanno sventato l’aggressione e chiamato la polizia.
Il tunisino è stato arrestato per violenza sessuale e sequestro di persona finalizzato alla violenza sessuale. È pregiudicato e irregolare sul territorio.
«Prendi la borsa» ha gridato Anna (il nome è di fantasia,
ndr) in un ultimo tentativo disperato di scampare al peggio. Ma non è bastato, perché lui, il suo aggressore, non voleva i soldi, voleva di più: voleva stuprarla, in mezzo ai rifiuti, in pieno giorno e con le macchine che passavano. E c’era quasi riuscito: dopo averla bloccata dalle spalle, l’ha trascinata, come una furia, l’ha tirata per i capelli, le ha tappato la bocca, toccata ripetutamente sul seno, palpeggiata e spinta verso un rudere abbandonato in mezzo ai binari in via Bassa dei Sassi, vicino al passaggio a livello. L’aguzzino era quasi riuscito nel suo intento, quando è stato bloccato dall’arrivo di due giovani artigiani che transitavano sulla strada col loro furgone. «Lei gridava “aiuto”, passavano tante macchine ma nessuno si fermava», hanno raccontato a èTv i due: sono un bolognese di 33 anni e un napoletano di 19.
Erano le 9 del mattino ieri, quando i due mentre andavano a lavoro hanno visto la scena agghiacciante e si sono precipitati. Hanno chiamato la polizia e fermato l’aggressione: la volante in zona è arrivata immediatamente e nel frattempo era arrivato anche il marito della donna, una romena di 43 anni, che una volta salvata dalla presa del balordo grazie all’arrivo dei due ragazzi, è riuscita a chiamarlo. L’uomo non si è trattenuto dall’avventarsi contro l’aguzzino di suo moglie ma è stato fermato.
La polizia ha arrestato l’aggressore, un tunisino di 31 anni, con l’accusa di violenza sessuale, sequestro di persona finalizzato alla violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale: l’uomo infatti non si è calmato neanche quando è stato portato in Questura per terminare le pratiche dell’arresto. Ha continuato a dimenarsi e a dare in escandescenza. Su disposizione del pm Enrico Cieri è stato poi portato alla Dozza in attesa di convalida dell’arresto. Sul suo curriculum ci sono già numerosi precedenti per reati di ogni tipo e non poteva neanche stare nel territorio italiano visto che non è in regola col permesso di soggiorno.
L’incubo di Anna si è fortunatamente interrotto ma avrebbe potuto avere un finale ben drammatico se l’indifferenza dei passanti avesse vinto. La donna stava andando a un colloquio di lavoro. «Abbiamo visto l’uomo avventarsi su di lei — hanno raccontato ancora i due testimoni che hanno sventato la violenza, anche loro rimasti choccati dalla scena alla quale hanno assistito —, le tappava la bocca e le copriva la testa con il cappuccio. Cercava di trascinarla verso la casa abbandonata vicino al passaggio a livello». «Siamo rimasti sconvolti perché passavano tante macchine e non si è fermato nessuno, forse per paura — ha detto ancora Marco, il 33enne— . D’istinto noi ci siamo fermati, non so altrimenti come sarebbe andata a finire, di sicuro non bene».
«È triste pensare che in una via altamente trafficata siano solo in due a essersi fermati e forse ad avere chiamato la polizia. L’indifferenza degli uomini “buoni”, mi spaventa sempre tanto», ha scritto ieri su Facebook la consigliera della Lega Nord Lucia Borgonzoni, commentando la notizia del tentato stupro in pieno giorno.
In pieno giorno La donna stava andando al lavoro quando l’aggressore l’ha presa alle spalle