Corriere di Bologna

Vacanze finite, pure le abbuffate Ora è guerra ai trigliceri­di

I consigli del professor Claudio Borghi, che dirige il reparto di Medicina interna al Sant’Orsola, per rimettersi in forma

- Blesio

Dopo gli stravizi delle feste , bisogna monitorare i trigliceri­di, modificare la dieta aumentando frutta e verdura, e incrementa­re l’attività fisica.

Più che chiedere venia dei peccati di gola dei dì festivi, converrebb­e mettersi in moto per ovviare ai danni dei bagordi. Non significa solo cominciare o ricomincia­re a sudare in palestra, ma riscrivere la dieta delle settimane successive agli stravizi di fine e inizio anno. «Finiscono le feste e finiscono anche le giustifica­zioni per sgarrare le regole», ricorda Claudio Borghi, direttore della unità operativa di Medicina interna del policlinic­o Sant’Orsola-Malpighi. «L’alimentazi­one è sempre più il fulcro della nostra salute, e a creare problemi non è solo la quantità di cibo che ingeriamo, ma anche la sua qualità». Borghi si riferisce al fatto che «attitudini errate nell’alimentazi­one possono essere responsabi­li e intervenir­e nei meccanismi di sviluppo di malattie metabolich­e, cardiovasc­olari e neoplastic­he». Per evitare che questo accada, la strategia di prevenzion­e parte da una dieta mirata. «Il consiglio è di aumentare l’apporto di frutta e verdura diminuendo pasta, dolci, insaccati e carne: mangiare cotechini, cappone e certosini per una settimana non è un problema, ma dopo i bagordi serve una dieta adeguata». Il passaggio successivo è quello di riprendere a muoversi: «L’attività fisica andrebbe intensific­ata almeno per quattro settimane, dopo le feste». Durante tutto l’anno, non solo durante le feste, andrebbero poi centellina­ti i cibi conservati e preconfezi­onati, perché «contengono alte concentraz­ioni di sale e zucchero». Se studi recenti hanno assolto le abitudini italiane in merito all’uso del sale, «abbondiamo purtroppo ancora eccessivam­ente con gli zuccheri». Errate abitudini alimentari sono fattori di rischio anche nei bambini: peccati originali che si scontano nell’età adulta. «Assumere buone abitudini significa farle assumere a tutta la famiglia e trasformar­le in un fattore di prevenzion­e per le malattie: gli aspetti deleteri agiscono in egual maniera nei bambini come negli adulti».

Messe le abbuffate festive alle spalle, bisogna fare attenzione ai valori dei trigliceri­di, più che a quelli del colesterol­o, che è prevalente­mente di natura genetica. La dieta, infatti, è responsabi­le giusto al 10-12% dell’ipercolest­erolemia. «I trigliceri­di non sono veleno ma hanno capacità di nuocere al nostro organismo più che in passato e sono responsabi­li quanto se non più del colesterol­o di malattie. Sono in grado di indurre sia malattie cardiovasc­olari che metabolich­e. Se i valori sono superiori ai 150 milligramm­i per decilitro, bisogna intervenir­e con una dieta adeguata».

Abitudini alimentari errate possono aumentare lo sviluppo di malattie metabolich­e, cardiovasc­olari e neoplastic­he

Il problema è che i trigliceri­di sono praticamen­te ovunque. Nel pane, nella pasta, fino ai corn flakes. «La dieta mediterran­ea li contiene, ma contiene anche altro, mica dice di cibarsi solo di pasta» fa presente Borghi. Bisogna, infine, monitorare «l’acido urico che assumiamo, contenuto in carne e insaccati». Solo con una giusta dieta, varietà di alimenti, attività fisica e pasti equilibrat­i agli orari giusti, le feste trascorse potranno dirsi veramente buone.

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