Rivoluzione bagagli Ryanair «Un caos. E si perde tempo»
Da ieri seconda valigia in stiva: turisti rassegnati o arrabbiati
Li riconosci dalle fascette gialle attaccate ai trolley. E dal distacco con cui escono rispetto ai primi passeggeri, quelli, per intenderci, «che io non ho avuto problemi, avevo scelto la priority...». Bologna, aeroporto Marconi, primo giorno di rivoluzione Ryanair sui bagagli. Volo Palermo-Bologna, atterrato puntuale alle 15 del pomeriggio, dalle porte scorrevoli degli arrivi sbuca subito chi non ha aspettato la propria valigia. «Nessuna attesa, avevo la priority», dicono, e sfilano via veloci. Una ventina di minuti dopo, ecco uscire alla spicciolata il popolo delle fascette gialle.
«Se avessi un’alternativa, da Palermo, cambierei compagnia», annuncia il primo passeggero che ha dovuto imbarcare il suo secondo bagaglio e che non ha evidentemente digerito la novità («guardi, un gran caos, abbiamo dovuto aspettare 25 minuti per la valigia»).
Il cambiamento introdotto dalla compagnia irlandese, a partire da ieri, costringe chi vola a imbarcare il secondo bagaglio (gratis), permettendo comunque al passeggero di portare con sé una piccola borsa (35 x 20 x 20 cm) da posizionare in volo sotto il sedile davanti ai propri piedi. Nelle cappelliere della Ryanair andranno quindi i trolley (55 x 40 x 20 cm) di chi ha pagato per il servizio in più, ossia le categorie «Priorità e 2 bagagli a mano», «Flexi Plus», «Plus» o «Family Plus». C’è comunque chi non soffre il cambiamento. «Io sono abituato ad attendere. Non mi va di fare la fila, quando mi imbarco, quindi sono sempre uno degli ultimi a presentarmi e così anche uno di quelli il cui trolley viaggia abitualmente in stiva», spiega uno dei più giovani in viaggio. Diversi
habitué della tratta in questione (solo Ryanair ha il diretto Palermo-Bologna) ieri pomeriggio si dichiaravano dispiaciuti. «Io monitoro sempre l’orario d’arrivo dei miei genitori, e rispetto al solito oggi hanno tardato di 35 minuti», nota una giovane figlia dopo aver abbracciato la famiglia tutta. La mamma fa sì con la testa: «Si perde tempo, in effetti, se volevamo arrivare prima dovevamo aggiungere 6,60 centesimi al costo del biglietto». L’universitario che taglia il traguardo qualche istante dopo, conferma un po’ di attesa in più, «ma nulla di trascendentale, via». C’è anche chi a Palermo è andato per qualche giorno di vacanza: «Se uno ha fretta è un problema, in caso contrario non è un dramma. Certo se uno avesse un ventaglio di opzioni sceglierebbe per una compagnia che permette di non attendere al rullo per una valigetta piccola». A sperimentare la novità, ieri, è stata anche la squadra riminese di volley femminile Battistelli. Pure le pallavoliste di A2 hanno fascette gialle legate ai manici dei loro trolley.
«Oggi non abbiamo avuto richieste di informazioni, sa?», riferisce da dietro ad altri rulli, quelli del check in di Ryanair, una cordiale hostess. «Nei giorni scorsi invece sì: alcuni chiedevano, altri avevano informazioni sbagliate a riguardo, certe proprio strampalate». Tipo? «C’è chi ha lasciato a casa il bagaglio, perché pensava di non poterlo portare o chi si è presentato con un portachiavi e ci ha chiesto se era concesso portarlo con sé o era troppo grande».