Ma l’avvocato mette in guardia «Non si può fare, è un illecito»
Il professor Ruffolo: «Quella clausola rende nullo il contratto»
«È una cosa folle, un modo per terrorizzare i clienti». Il professor Ugo Ruffolo, avvocato e docente di diritto civile, volto noto della trasmissione Mi manda Rai Tre, baluardo della tutela dei consumatori, boccia la trovata del titolare dell’hotel Re Enzo e mette in guardia i clienti: «Non pagate la penale».
Professore, è legittimo inserire tra le condizioni contrattuali una clausola che sanzioni le recensioni lesive dell’immagine dell’albergo?
«No, non basta affiggere un cartello e non basta neanche una clausola in un contratto, è una clausola abusiva che lede il diritto di opinione e di critica. Non si può impedire per contratto a qualcuno di esprimere una critica anche dura, è un diritto. Se le affermazioni sono ritenute lesive dell’immagine dell’albergo, la proprietà può rivolgersi a un giudice e chiedere un risarcimento danni».
L’albergatore obietta di averla fatta valere solo in ca- so di recensioni false o di commenti razzisti nei confronti dei dipendenti...
«Chi si sente diffamato deve ricorrere a un giudice, non può stabilire da solo cosa è lesivo e cosa non lo è, e in alcun modo può far pagare una penale al cliente» .
La clausola non vale neanche se inserita in un contratto firmato tra cliente e tour operator?
«Assolutamente no perché è una pratica commerciale scorretta, una triangolazione contrattuale illecita. Anzi, se scritta nero su bianco può configurare un illecito anche peggiore. Sarebbe un caso di pratica commerciale scorretta perché come consumatore ho diritto di esprimere delle critiche, anche brutte e non gradite e impedirlo vuole dire anche falsare il meccanismo delle recensioni perché se inibiscono le critiche e le opinioni negative, chi cercherà recensioni su quella struttura troverà solo quelle positive e sarà falsamente indotto a rite- nere che i clienti siano tutti soddisfatti».
Cosa dovrebbe fare un cliente che ha pagato la sanzione?
«Innanzitutto guai a pagare, quella clausola è nulla sotto molteplici aspetti. Chi ha già pagato deve rivolgersi a un avvocato e nel caso a un giudice per recuperare i soldi, ma può anche segnalare all’Autorità garante del mercato che può inibire la pratica scorretta e sanzionare sia la struttura che i tour operator che applicano questa clausola».
Le risulta che all’estero esistano analoghe clausole ?
«No, è la prima volta che ne sento parlare. Però i meccanismi che possono falsare le recensioni online, edulcorandole, sono molto diffusi e sono un problema più serio di quello che si pensi. La gente compie una scelta fidandosi delle recensioni online ma non sa che esistono molti modi per inserire delle barriere».