Corriere di Bologna

Ma l’avvocato mette in guardia «Non si può fare, è un illecito»

Il professor Ruffolo: «Quella clausola rende nullo il contratto»

- Andreina Baccaro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«È una cosa folle, un modo per terrorizza­re i clienti». Il professor Ugo Ruffolo, avvocato e docente di diritto civile, volto noto della trasmissio­ne Mi manda Rai Tre, baluardo della tutela dei consumator­i, boccia la trovata del titolare dell’hotel Re Enzo e mette in guardia i clienti: «Non pagate la penale».

Professore, è legittimo inserire tra le condizioni contrattua­li una clausola che sanzioni le recensioni lesive dell’immagine dell’albergo?

«No, non basta affiggere un cartello e non basta neanche una clausola in un contratto, è una clausola abusiva che lede il diritto di opinione e di critica. Non si può impedire per contratto a qualcuno di esprimere una critica anche dura, è un diritto. Se le affermazio­ni sono ritenute lesive dell’immagine dell’albergo, la proprietà può rivolgersi a un giudice e chiedere un risarcimen­to danni».

L’albergator­e obietta di averla fatta valere solo in ca- so di recensioni false o di commenti razzisti nei confronti dei dipendenti...

«Chi si sente diffamato deve ricorrere a un giudice, non può stabilire da solo cosa è lesivo e cosa non lo è, e in alcun modo può far pagare una penale al cliente» .

La clausola non vale neanche se inserita in un contratto firmato tra cliente e tour operator?

«Assolutame­nte no perché è una pratica commercial­e scorretta, una triangolaz­ione contrattua­le illecita. Anzi, se scritta nero su bianco può configurar­e un illecito anche peggiore. Sarebbe un caso di pratica commercial­e scorretta perché come consumator­e ho diritto di esprimere delle critiche, anche brutte e non gradite e impedirlo vuole dire anche falsare il meccanismo delle recensioni perché se inibiscono le critiche e le opinioni negative, chi cercherà recensioni su quella struttura troverà solo quelle positive e sarà falsamente indotto a rite- nere che i clienti siano tutti soddisfatt­i».

Cosa dovrebbe fare un cliente che ha pagato la sanzione?

«Innanzitut­to guai a pagare, quella clausola è nulla sotto molteplici aspetti. Chi ha già pagato deve rivolgersi a un avvocato e nel caso a un giudice per recuperare i soldi, ma può anche segnalare all’Autorità garante del mercato che può inibire la pratica scorretta e sanzionare sia la struttura che i tour operator che applicano questa clausola».

Le risulta che all’estero esistano analoghe clausole ?

«No, è la prima volta che ne sento parlare. Però i meccanismi che possono falsare le recensioni online, edulcorand­ole, sono molto diffusi e sono un problema più serio di quello che si pensi. La gente compie una scelta fidandosi delle recensioni online ma non sa che esistono molti modi per inserire delle barriere».

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