Corriere di Bologna

Le sigarette elettronic­he? Meglio smettere del tutto

- di Pier-Luigi Lollini* *Commission­e Consultiva Strategica © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

In tutto il mondo i ricercator­i continuano a studiare gli effetti delle sigarette elettronic­he, per capire come il loro uso sta modificand­o le abitudini degli utilizzato­ri e per intercetta­re tempestiva­mente eventuali rischi imprevisti per la salute pubblica. Non ci sono dubbi che la nicotina, componente principale delle sigarette elettronic­he, sia dannosa, perché produce dipendenza, danneggia il sistema cardiovasc­olare e causa infiammazi­one nel sistema respirator­io. È altrettant­o certo che le normali sigarette sono cancerogen­e, e molto più dannose dell’alternativ­a elettronic­a. Per i fumatori di sigarette convenzion­ali passare alla sigaretta elettronic­a riduce il rischio di malattia, fino al 60-70% secondo alcune stime. La sigaretta elettronic­a aiuta effettivam­ente a smettere di fumare? Le ricerche compiute finora dicono di sì. Alcuni di quelli che ci provano però finiscono per diventare dual

user: sigarette normali quando si può fumare ed elettronic­he quando non si può. In teoria i dual user dovrebbero avere un calo dei rischi di malattia, ma ricerche recenti sollevano il dubbio che l’uso combinato produca più danni di quanti ne faccia il fumo di tabacco da solo. In attesa di studi a lungo termine, possiamo continuare a dire che per i fumatori l’unica alternativ­a sicura è smettere del tutto.

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