La carta creativa a Palazzo Re Enzo
Volumi d’artista, pubblicazioni introvabili, cataloghi, progetti di graphic design e fanzine anche digitali. Torna dal 2 al 4 febbraio la mostra mercato dell’editoria indipendente Sono 151 gli espositori italiani e stranieri provenienti da 16 Paesi. In pr
Fanzine dal robusto involucro che spaziano dalla fotografia urbana a poster stradali riprodotti. Le creazioni dell’artista visivo Matt Plezier, all’anagrafe Marcel Palijama, olandese di origini molucchesi, riflettono spesso sulla mancanza di presenza umana in contesti urbani. Raccolte in un catalogo, MonoRhetorik, ora si potranno vedere anche a Bologna, dal 2 al 4 febbraio nelle sale di Palazzo Re Enzo. Durante la sesta edizione di Fruit
Exhibition, programma su www.fruitexhibition.com, il mercato dedicato all’editoria d’arte indipendente che raccoglie oggetti unici.
Con libri d’artista, cataloghi, periodici, riviste e progetti di graphic-design rigorosamente non distribuiti attraverso i canali commerciali tradizionali. Anche se magari può capitare di trovarli in prestigiosi musei come il Moma di New York. È un po’ quello che accade ai libri d’arte dell’irlandese Redfoxpress, fra gli espositori di Fruit, fondata dal settantenne artista belga Francis Van Maele, che dal 2002 vive nell’isola di Achill, fra scogliere a strapiombo sull’Atlantico. Da lì ha fatto viaggiare libri in tutto il mondo, dai volumetti di artisti visivi di «C’est mon dada» ai libri di fotografie Polaroid, realizzati in tirature limitate. Un centinaio gli editori indipendenti in arrivo a Bologna, una quarantina in più dell’anno passato. Da un numero di Paesi pressoché raddoppiato rispetto al 2017, dal Nord Europa alla Francia, dal Giappone al Messico, dalla Spagna alla Cina.
Oltre all’Italia, naturalmente, che presenta realtà come Gram, collettivo di self-publishing che pesa ogni prodotto realizzato prima di impacchettarlo e inserirlo in buste numerate. A conferma della cura estrema che viene riservata a prodotti editoriali, digitali e non, ad alto tasso di creatività, che sempre più spesso si incrociano con performance ed esperienze sensoriali. Dopo i 7.000 visitatori dell’anno scorso, «Fruit» ritornerà ancora in concomitanza con Arte Fiera e Art City. Con un corollario di conferenze, workshop, mostre e installazioni e un paio di focus, dedicati alla moda e alla differenza di genere. Fashion Documents, a cura di Anna Carniel e Saul Marcadent, ricercatore dello Iuav di Venezia, proporrà una selezione di magazine che gravitano attorno alla moda. Con tre conversazioni che si concentreranno sul semestrale Hunter, che guarda al look, anche delle controculture, in chiave antropologica, sulla londinese
Archivist, 3 numeri usciti in 5 anni e senza pubblicità, e Odiseo, pubblicazione della celebre agenzia creativa Folch di Barcellona incentrata sull’erotismo. L’altro focus, Let’s queer!, oltre a pubblicazioni di vario formato, visibili in display e disponibili in vendita, sarà affiancato da conversazioni con protagonisti della scena editoriale queer. Ad accompagnare Fruit anche 6 esposizioni, 5 a Palazzo Re Enzo e un’altra nell’hub Capodilucca, con talk e visite guidate gratuite. L’apertura di Fruit, venerdì 2 febbraio alle 17 nella Sala di Re Enzo, sarà affidata a una conversazione della fumettista Sarah Mazzetti, che parlerà del suo libro I gioielli
di Elsa, edito dalla bolognese Canicola, con la disegnatrice Sara Colaone. A seguire, alle 18, l’olandese Erik Kessels affronterà il tema del collezionismo, anche ossessivo, di foto trovate su Internet o nei mercatini delle pulci. L’ingresso a Fruit per le tre giornate sarà di 6 euro. Con l’eccezione del party Night Juice, sabato 3 febbraio dalle 21 in poi, che avrà un biglietto a 10 euro. Fra gli incontri, la direttrice Anna Ferraro raccomanda quello di sabato 3 alle 14,30. Un confronto sulla rappresentazione, anche con carte info-grafiche, delle migrazioni. Tra la rivista di geopolitica Limes, con la sua cartografa Laura Canali, e Dàmaso Randulfe per il Migrant Journal, progetto in 6 numeri per esplorare le modalità di circolazione di persone, merci e informazioni. «Anche con Crudo, che organizza Fruit — conclude l’assessore Gambarelli — abbiamo firmato una convenzione di 3 anni, più 2. Con un contributo di circa 7.000 euro che coprirà l’affitto di Palazzo Re Enzo».