La realpolitik unisce partito e Palazzo Un’intesa che chiude i conti del congresso
A Roma l’incontro Critelli-Renzi per sbrogliare la matassa delle liste alle Politiche
Perché il sindaco Merola ha fatto il rimpasto di giunta così all’improvviso poco prima che il Pd presenti le liste per le elezioni politiche? È la politica, bellezza, verrebbe da rispondere parafrasando un vecchio adagio. E anche se la domanda venisse ripetuta cento volte quella resterebbe la risposta più sincera. Può piacere o no ma la politica è anche questa e porta a fare fuori in cinque minuti un assessore come Riccardo Malagoli, a cui Merola era legato da un rapporto strettissimo che durava da molto tempo, e a farlo senza che ci siano motivazioni di merito. Che cosa è successo allora? Semplicissimo: le varie anime del partito, dopo il congresso, hanno bussato alla porta del segretario Francesco Critelli e hanno chiesto un riequilibro dopo il congresso vinto di misura dallo stesso Critelli. «O il segretario e il sindaco riescono a comporre un quadro unitario oppure non ci sono nemmeno le condizioni per fare la campagna elettorale» sintetizzava nei giorni scorsi un dirigente. Detto in altre parole, le correnti del partito hanno chiesto posti come avviene da sempre: posti al sole nelle liste del Partito democratico per le elezioni politiche ed eventualmente posti in giunta. Il problema è che Critelli non ce li aveva o, per meglio dire, la coperta era troppo corta. I sondaggi sono quelli che sono, il leader del Pd, Matteo Renzi ha chiesto e chiederà posti in lista per big nazionali e dunque i conti non tornavano. E per questo anche il sindaco Merola ha aperto l’ombrello trovando due posti nella sua giunta per il renziano Marco Lombardo e per l’uomo più vicino a Critelli in questo momento, Alberto Aitini. Fuori due dalle liste per il Parlamento.
Anche Merola che al congresso aveva sostenuto il suo ex assessore Luca Rizzo Nervo aveva bisogno di firmare un nuovo patto per la tenuta del sistema di vasi comunicanti che collega Palazzo d’Accursio a via Rivani, sede del Partito democratico.
A proposito di elezioni politiche martedì scorso il segretario, Francesco Critelli ha incontrato il segretario del Pd Matteo Renzi a Roma per discutere di candidature. L’incontro è servito a dare il via libera alla corsa di un centrista, con ogni probabilità Pier Ferdinando Casini in città. La scelta era già stata presa ma di sicuro anche l’incontro di ieri è stato utile.
«Ringrazio Renzi — ha detto Critelli — per l’ascolto e l’attenzione che ha manifestato nei confronti del nostro territorio. Una dimostrazione di grande sensibilità politica e una bella iniezione di fiducia in vista di un appuntamento a cui vogliamo contribuire con un forte risultato del Pd e del centrosinistra».
Non c’è ancora nessun accordo perché la situazione è molto fluida e perché in questi casi sono gli ultimi giorni che possono portare la tempesta. E i conti non torneranno per tutti alla fine perché la lista degli aspiranti candidati è ancora esageratamente lunga rispetto alle caselle che il partito nazionale lascerà al territorio. L’accordo CritelliMerola è legittimo e per certi versi sistema molte cose. Sarebbe però apprezzabile se per un po’ si smettesse di raccontare la storia del sindaco autonomo e della giunta che non riguarda il partito.