Corriere di Bologna

Il Pd: «Una decisione grave» Salvini solidarizz­a con la toga

- Beppe Persichell­a © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Centrodest­ra da una parte, centrosini­stra dall’altra. Forza Italia e Lega Nord con il presidente anti-velo della seconda sezione del Tar, Pd e Liberi e uguali contro. Per il Carroccio scende in campo il leader nazionale Matteo Salvini, che sui social è sintetico ma chiaro. «Io sto con questo giudice», scrive il segretario della Lega Nord che nei suoi pensieri non esclude di candidarsi qui in città alle prossime elezioni del 4 marzo. Anche gli altri due politici locali del centrodest­ra che decidono di intervenir­e sono dati per sicuri candidati. Si tratta della leghista Lucia Borgonzoni e del capogruppo regionale di Forza Italia, Galeazzo Bignami. «Mi auguro che anche altri giudici seguano questo esempio», sostiene Borgonzoni. Bignami cita l’articolo 129 del codice di procedura civile laddove prevede che «chi interviene o assiste all’udienza deve stare a capo scoperto», quindi il giudice Giancarlo Mozzarelli «non ha esercitato alcuna scelta, ma ha sempliceme­nte applicato le leggi». Pd e Liberi e uguali richiamo invece un parere del Csm del 2012 che va in senso contrario, anche se c’è da sottolinea­re che il Tar fa capo a un altro organismo di autogovern­o, il Consiglio di presidenza della giustizia amministra­tiva. Fatto sta che per la senatrice dem Francesca Puglisi resta «grave» la decisione di Mozzarelli: «Perché il diritto di professare la propria religione è garantito dalla Costituzio­ne». Mentre Cathy La Torre e Giovanni Paglia di Liberi e uguali auspicano che il giudice «non solo si scusi», ma che inviti anche la praticante ad «assistere, ogni volta che vorrà, alle udienze presso il Tar».

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