Corriere di Bologna

Tomanelli si difende «Gli osti mi offrirono cinquantam­ila euro»

- Mauro Giordano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«I commercian­ti di via Petroni provarono a comprarmi offrendomi 50.000 euro. Perché avrei dovuto tentare di estorcere a quelle stesse persone 25.000 euro?». L’avvocato Antonello Tomanelli, assistito dal legale Lorenzo Tomassini, non ci sta e promette battaglia dopo essere stato condannato a un anno per una tentata estorsione nei confronti degli osti della zona universita­ria.

«Dopo aver letto le motivazion­i del giudice presentere­mo appello — spiega Tomanelli, ex avvocato del comitato antidegrad­o della strada —. In più valutiamo denunce per calunnia e falsa testimonia­nza nei confronti di chi mi ha accusato». In una memoria difensiva di 20 pagine Tomassini solleva dubbi nei confronti della condanna, a partire da un’email spedita da Luigi Santoro, titolare di un’attività di via Petroni, che l’8 dicembre 2015 offriva a Tomanelli l’opportunit­à di «incassare dai 40.000 ai 50.000 euro per togliere l’ordinanza che limita gli orari delle attività». Poco tempo dopo, tra fine gennaio e inizio febbraio 2016, ci furono gli incontri nei quali – secondo l’esposto presentato da Massimilia­mo Bolelli, proprietar­io del bar Balanzone, che ha dato vita all’inchiesta – Tomanelli avrebbe avanzato la richiesta di denaro nei confronti degli osti per ammorbidir­e l’ordinanza. Per Tomanelli e Tomassini furono però riunioni concordate con il comitato dei residenti Assopetron­i per firmare una tregua con i commercian­ti sulle note questioni legate al degrado della zona: la cifra richiesta corrispond­eva al pagamento di una prestazion­e profession­ale.

«Non gli avevamo dato alcun incarico per trovare accordi e presentere­mo un’altra querela nei suoi confronti» replica Giuseppe Sisti, presidente del comitato. Tra l’associazio­ne e l’ex legale è in corso anche un contenzios­o per parcelle non regolarizz­ate, anche se Sisti sostiene che tutti i conti con Tomanelli sono stati pagati. Nella memoria difensiva si sostiene che «Sisti sapeva dell’incontro, fatto confermato da alcune registrazi­oni e dalla testimonia­nza di un dipendente del Balanzone». Bolelli si dice «soddisfatt­o ma non felice, anche perché dalla politica e dalle associazio­ni dei commercian­ti non è arrivata nessuna solidariet­à».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy