Angelica, le voci (antiche) delle mondine
Stasera al San Leonardo vanno in scena i canti con il coro di Bentivoglio
Tradizioni del canto che sopravvivono. Stasera sul palco del Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo, alle ore 20.30, è di scena il Coro delle Mondine di Bentivoglio, accompagnato per l’occasione dal Piccolo Coro Angelico.
Il Coro delle Mondine di Bentivoglio nacque all’inizio degli anni 70 per merito di una maestra delle scuole statali di Bentivoglio, Liliana Zagni, che promosse una ricerca sul lavoro femminile e sulla risaia per gli studenti della scuola. A quell’incontro parteciparono quattro veterane della monda — Renata, Dorina, Iside e Gemma — le quali, grazie anche al clima festoso in cui si tenne quella lezioneincontro, decisero di formare un Coro delle Mondine, per tenere vivo il ricordo della risaia.
«Mondina — raccontano — è un termine raffinato, infatti si usava di più la parola risaiola o roncatrice del riso. Era una regola quella di cantare in risaia, perché così facendo si lavorava di più, inoltre cantando si alleviava un po’ la fatica. Se ci si fermava a parlare, anche le nostre mani si fermavano ed erano guai. Il caporale ci richiamava urlando, ed era meglio cantare. Cantando riuscivamo a esprimere tutta la nostra rabbia e la protesta, ma anche la gioia e la spensieratezza. Sentimenti che a volte, nella vita dura di quegli anni, costituivano l’unica ricchezza. Le nostre canzoni parlano della realtà che vivevamo. Eravamo lavoratrici sfruttate e raccontiamo fatti realmente accaduti qua nella bassa, rivivendo quelle esperienze e ricordando l’animo ribelle che era ed è ancora dentro ognuna di noi. Questo modo di inventare le cante è rimasto nelle nostre abitudini perché non siamo scrittrici. La voglia di fare e dire è la forza delle risaiole, cerchiamo di trasmetterla, perché siamo l’ultima generazione di questo duro lavoro».