CasaPound vuole Berselli Ma il movimento si spacca
L’ultima sfida di Filippo Berselli? Candidarsi alle elezioni politiche con CasaPound. L’ex uomo forte di Movimento sociale, An e Pdl, in Parlamento per venti anni è stato scelto dal movimento per correre anche se il suo nome ha spaccato il movimento di estrema destra a Bologna. Lui smentisce («Non è vero») ma tutto lascia pensare che sarà davvero lui a correre per CasaPound.
Lui si schermisce e dice che non è vero niente. Ma Filippo Berselli, classe 1941, vent’anni passati in Parlamento, uomo di prima fila del Movimento sociale italiano prima, di Alleanza nazionale poi e infine del Pdl, è una vecchia volpe della politica e viene da non credere alla sua smentita. Perché Berselli è anche innamorato perso della politica e chi lo conosce bene dice che non può stare lontano da una campagna elettorale, che si diverte come un matto, che si carica ad andare in giro a cercare dei voti. Per questo si fa fatica a credergli quando smentisce l’ultima sua mezza follia: candidarsi alle prossime elezioni politiche con CasaPound, il movimento di estrema destra i cui militanti si autodefiniscono i fascisti del terzo millennio.
Negli ultimi giorni la notizia ha fatto il giro tra amici e simpatizzanti della destra in città: molti si sono stupiti, qualcuno si è scandalizzato e altri l’hanno presa con un sorriso amaro. La notizia trova conferma anche negli ambienti bolognesi di Casa Pound, ma la notizia dell’arrivo dell’ex senatore e sottosegretario alla Difesa non sarebbe stata accolta bene dal gruppo dirigente bolognese. Addirittura, alcuni militanti avrebbero già abbandonato per protesta il movimento e altri stanno valutando il da farsi. In questi giorni CasaPound, radicatissimo a Roma e certo più fragile da queste parti, è alle prese con la non facile operazione di raccolta firme a sostegno delle liste per le Politiche. Di sicuro in questo compito Berselli potrebbe dare una gran mano perché grazie ai suoi contatti, alla sua lunga militanza politica, è considerato un mago della raccolta delle firme.
Per moltissimi anni Berselli è stato un uomo potente a Bologna dove ha contribuito a scegliere tutti i candidati del centrodestra in città: dal miracolo di Giorgio Guazzaloca ai successivi candidati un po’ meno fortunati. E lo è stato anche a Roma, dove ha avuto ruoli significativi nella stagione