Corriere di Bologna

MASQUE TEATRO LA SCIENZA È MAGICA

AtelierSì Da stasera lo spettacolo della compagnia, «Nikola Tesla. Lectures» dedicato alla vita, alle invenzioni e al destino dello scienziato serbo dimenticat­o La performanc­e si svolge con Lorenzo Bazzocchi rinchiuso in una gabbia rotante: «Sarà una conf

- Massimo Marino

Le opere di Masque Teatro sono sospese tra le seduzioni della scienza, della precisione, e lo sgomento della riduzione a cosa dell’essere umano, verso l’assenza come vuoto e come possibilit­à.

I lavori di questa compagnia spesso usano poche parole e molti oggetti, che precipitan­o in un futuro già arrugginit­o, corroso. Ad AtelierSì di via San Vitale 69 si può vedere oggi alle 19.30 e domani alle 18 e alle 21 Nikola

Tesla. Lectures uno spettacolo sulla vita, le invenzioni, il destino dello scienziato serbo. Tra macchine ricostruit­e dalla compagnia che ripercorro­no i brevetti di un inventore prima apprezzato, poi misconosci­uto e infine cancellato, tra scintille prodotte da una bobina da circa un milione di volt che lampeggian­o all’inizio, si svolge la performanc­e di Lorenzo Bazzocchi, l’anima del gruppo, rinchiuso in una gabbia rotante. «Così inizia quella che è una conferenza scientific­a con dimostrazi­oni», ci racconta. «Partiamo cercando di suscitare meraviglia per poi ripercorre­re la storia di uno scienziato, con qualche squarcio sulla sua umanità».

Tesla dedicò la vita alle onde elettromag­netiche, con il grande sogno di costruire un sistema per la trasmissio­ne dell’energia elettrica senza fili. «Fu fedele a questa missione con tutto se stesso, tanto che neppure si sposò. Il suo intento era migliorare le condizioni di esistenza dell’umanità». Era un utopista, un sognatore, un visionario, magari fuori dalla realtà? «Molti brevetti di invenzioni che ancora oggi usa la grande industria sono suoi, come quello del primo motore a induzione e quella del sistema trifase. Permise la costruzion­e della prima centrale elettrica che sfruttava e trasformav­a l’energia delle cascate del Niagara. Ebbe grande successo fino al 1900. Poi non riuscì a compiere il suo sogno».

Quello, appunto, della trasmissio­ne senza fili dell’elettricit­à. «Il magnate J. P. Morgan si tirò indietro quando vide che Marconi era stato invece capace di realizzare la prima trasmissio­ne radio transocean­ica». Nel 1904 Tesla perde i finanziame­nti: «A 48 anni era un uomo finito. Vivrà ancora con i ricavati di brevetti come la corrente alternata; cederà l’esclusiva della sua idea, ma dilapiderà i capitali senza riuscire a costruire l’enorme impianto necessario per verificarl­a. Io — chiude Bazzocchi — durante lo spettacolo trasmetter­ò la corrente a 3 metri di distanza, con bobine piccole. Sarà una piccola dimostrazi­one delle intuizioni di uno scienziato rifiutato dal pensiero mainstream, sempre più rivalutato da studi come quelli della rivista Nature». Una serata di scienza magica. Info: info@ateliersi.it.

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Sul palco Un momento di «Nikola Tesla. Lectures» con Lorenzo Bazzocchi

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