Scivoli dalla piazza Trovato l’accordo
Fumata bianca nell’incontro tra Comune e Soprintendenza. Si attende il progetto
Un’ampia schiarita dopo la tempesta, anche se considerando le vicende passate è più prudente parlare di previsioni in tendenziale miglioramento. La cautela non è mai troppa quando si parla dell’accesso per i disabili nel Crescentone di piazza Maggiore, ma la riunione tecnica che si è svolta ieri sembra aver finalmente messo d’accordo i tecnici comunali e gli esperti della Soprintendenza. La soluzione trovata dovrebbe essere quella di concedere due accessi con delle passerelle in pietra di fatto realizzate con gli stessi materiali e motivi di piazza Maggiore. Il prossimo passo sarà la presentazione del progetto definitivo da parte del Comune, ma avendo concordato nell’ultimo confronto le linee generali dell’intervento il via libera da parte degli uffici di via IV Novembre sembra solo una formalità.
Il «caso» era esploso la scorsa settimana durante una commissione consiliare nella quale erano emerse tutte le difficoltà nel trovare una linea condivisa tra Comune e Soprintendenza per creare delle pendenze che permettessero anche ai disabili la salita e la discesa dal Crescentone: un’opera simbolica, suggerita dal disability manager Egidio Sosio come primo passo per lanciare una campagna per l’eliminazione delle barriere architettoniche in città.
Un intervento all’apparenza semplice e banale ma che ha innescato a partire dall’ottobre 2016 un lunghissimo iter senza soluzioni, finito in uno stallo tra istituzioni. La Soprintendenza ha infatti chiesto di non modificare le pietre del Crescentone con tagli o scavi, il Comune da parte sua ha sempre trovato poco funzionali le pedane di legno da fissare in prossimità della «piazza rialzata»: un tira e molla che ha evidenziato da un lato dei paletti molto rigidi e incomprensibili (soprattutto alla luce di altri interventi in città) e dall’altra qualche pasticcio progettuale da parte dei tecnici comunali: un primo intervento autorizzato non è stato più ritenuto possibile, poi rispetto alla richiesta di un solo accesso se ne sono aggiunti altri due. Insomma un inno alla burocrazia.
Evidentemente l’imbarazzo è stato molto alto e si è cercato finalmente di porre rimedio il prima possibile. «La riunione è stata molto positiva, c’è finalmente condivisione su cosa fare, sugli aspetti tecnici però non mi sbilancio – commenta Sosio –. A questo punto speriamo che i tempi per la realizzazione siano brevi per poter finalmente avere questo primo intervento dal valore simbolico però molto forte per la città. Di certo ci sarà più di un accesso, uno solo sarebbe stato insufficiente e avrei ribadito il mio no». Anche per il Soprintendente alle Belle Arti, Luigi Malnati, il via libera sembra ormai un passaggio formale: «È stato ritenuto che le differenze messe in campo fossero ormai minime e quindi tutti si sono trovati d’accordo sulla possibilità di poter finalmente passare al progetto definitivo. Aspettiamo che arrivi per la valutazione finale».
Malnati, ultimamente tirato in ballo anche per il via libera ai container di piazza Verdi, alla fine di marzo andrà in pensione. «Tornerò ad occuparmi di archeologia – spiega il Soprintendente –. Il dibattito degli ultimi giorni non mi ha fatto arrabbiare».
Malnati Si è ritenuto che le differenze in campo fossero ormai minime, ora aspettiamo il progetto definitivo per dare il via libera finale