Nek, Pezzali e Renga, «unici» classici del pop
Stasera il debutto del trio all’Unipol Arena
Emerge la storia di Salomea Genin, ebrea scappata dal nazismo fuggita in Australia e poi nella Ddr dove ha fatto parte della Stasi. Poi ha chiesto scusa Io stessa posso definirmi comunista ma non nostalgica Per me significa pensare a un modello di società per il futuro alternativo al capitalismo
Tre nomi, Nek, Max Pezzali e Francesco Renga, e 25 anni di carriera ciascuno. Con brani che hanno fatto da colonna sonora per diverse generazioni. È naturale quindi che trasferiti sul palcoscenico i loro numeri si traducano in un festoso greatest hits moltiplicato per tre. Stasera il trio approda all’Unipol Arena di Casalecchio e praticamente è un debutto, visto che il primo live, due sere fa a Jesolo, era una data zero.
Max ha venduto oltre 7 milioni di dischi, Nek è il re delle radio tra i cantanti italiani e Renga si è esibito in oltre 1850 concerti (ore 21, apertura cancelli 19.30, è prevista una linea speciale Tper 675 in collegamento diretto tra la Stazione Centrale di Bologna, con partenza da viale Pietramellara e l’Unipol Arena con corse ogni 15 minuti dalle 17. Biglietteria dalle 16. Info 059/454772). Tutto è partito con il brano
Duri da battere uscito lo scorso settembre e da quel momento è stato subito feeling. L’amicizia c’era già e da tempo non sospetti. Si trattava di estendere il rapporto al campo artistico. Quello di stasera sarà un concerto molto dinamico. I momenti di condivisione, in cui canteranno in coppia e tutti insieme, sono numerosi, ma ciò non toglierà spazio a performance soliste. Qualcuno alla notizia di questo inedito trio ha reagito con scetticismo. In effetti per stile, personalità voce e approccio alla musica Max, Nek e Renga sono molto diversi tra loro. Invece i primi segnali dalla data zero sono stati molto positivi. L’energia, per cominciare, è a mille e i tre hanno dato l’impressione di volere prima di tutto divertirsi rigiocando con i loro successi storici, tra Laura non c’è e Hanno ucciso l’uomo ragno, Angelo e Sei un mito, Lascia che io sia e Il mio giorno più bello nel mondo, solo per ricordare qualche loro classico. Poi, la sinergia con la band di nove elementi (per la maggior parte formata dai collaboratori storici di Pezzali). Infine, l’immediatezza. La spontaneità. Tra loro, che si concedono anche qualche racconto sulla loro vita, e tra il pubblico che immancabilmente canta a squarciagola sui pezzi più famosi nelle due ore e mezzo abbondanti di musica. Di recenti si sono autodefiniti «la prima boy band per adulti». Di certo, ad anno appena iniziato questo tour si sta già imponendo come uno degli appuntamenti imperdibili del 2018 per la musica pop di casa nostra. Tanto che, prima che partisse sono state aggiunte ben nove date in corsa. Che dire: in un certo senso sono «Unici».