Corriere di Bologna

Centrodest­ra, Lega pigliatutt­o

CasaPound e Forza Nuova raccolgono firme, tensione con i collettivi. Il sindaco: meglio ignorarli Il Carroccio strappa 13 seggi su 25, FI si accontenta di 7. Palmizio: così non va bene

- Beppe Persichell­a

Negli equilibri del centrodest­ra nazionale l’Emilia-Romagna è sempre più verde e sempre bene azzurra. Nella spartizion­e dei 25 collegi per le Politiche tra Camera e Senato, infatti, la Lega dovrebbe strapparne 13, solo 7 invece quelli per Forza Italia. Gli altri andranno a Fratelli d’Italia e centristi. «Così non va bene», dice il coordinato­re forzista Massimo Palmizio. Intanto in centro a Bologna i banchetti di Forza Nuova e CasaPound: tensioni con i collettivi. Il sindaco Virginio Merola: «Bisogna ignorarli».

All’interno del centrodest­ra nazionale l’Emilia-Romagna viene considerat­a una regione sempre più verde e sempre meno azzurra. La riprova è data dalle prime indiscrezi­oni che arrivano dal tavolo nazionale dei quattro partiti dell’alleanza, dove si sta decidendo la spartizion­e dei collegi. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, al momento, gli equilibri sembrano essere questi: su un totale di 25 collegi tra Camera e Senato 13 sarebbero della Lega Nord, 7 di Forza Italia, ben 4 di Fratelli d’Italia e uno della quarta gamba centrista di Noi con l’Italia. «Se così fosse, anche se non ho ancora notizie certe, a me non andrebbe affatto bene», punta i piedi il coordinato­re regionale di Forza Italia, Massimo Palmizio.

Fino a dove arriverà la sua protesta lo si capirà domani, quando il quadro sarà ufficiale. Un disappunto scontato, se si consideran­o le sue previsioni iniziali che davano i candidati azzurri presenti nel 45% dei collegi di tutta la regione. Il problema, se queste dovessero risultare le proporzion­i finali, non è soltanto il ruolo da leone che giocherà anche questa volta in regione la Lega Nord, quanto i posti che stanno strappando gli altri due alleati, Fratelli d’Italia e la quarta gamba centrista. «Per Forza Italia io ho chiesto dieci collegi — premette Palmizio — e non capisco perché ora ci debba essere una tale disuguagli­anza rispetto a partiti che non hanno voti. Posso comprender­e il Carroccio, ma non capisco proprio perché deve averne solo sette il mio partito, mentre quattro Fratelli d’Italia e uno la quarta gamba».

In realtà a ben vedere il problema è sempre lo stesso da diverse elezioni a questa parte. Solo che ora per Forza Italia regionale la situazione si è fatta più complicata del solito. Ci sono regioni nel resto d’Italia dove gli azzurri sono storicamen­te più forti e fanno, senza troppe battaglie con gli alleati, incetta di posti. È il caso della Campania, dove su 33 collegi ben 22 andranno a Berlusconi. In altre regioni, come l’Emilia-Romagna, Forza Italia è invece costretta a piegarsi. Non è stato così fino a quando la Lega Nord da queste parti era distante dalla doppia cifra. La sua avanzata di questi ultimi anni ha però indebolito molto gli azzurri, tanto che ora ne può approfitta­re anche il partito di Giorgia Meloni. Riguardo ai collegi di Bologna città lo schema non dovrebbe essere cambiato. Qui dovrebbero correre all’uninominal­e (ma anche al proporzion­ale) il capogruppo regionale Galeazzo Bignami, la senatrice Anna Maria Bernini, lo stesso Palmizio, oltre all’ipotesi del sindaco di Sant’Agata Bolognese, Giuseppe Vicinelli. Dove è ancora presto per dirlo, a maggior ragione se gli equilibri dovessero essere questi.

L’unico che si è già espresso è proprio il coordinato­re regionale degli azzurri, che vorrebbe sfidare nel collegio bolognese del Senato il candidato del centrosini­stra Pier Ferdinando Casini. E poi c’è la richiesta della Lega Nord, che a questo punto difficilme­nte verrà disattesa da Berlusconi, di avere un proprio candidato nel collegio di Bologna città alla Camera. E il nome, con ogni probabilit­à, sarà quello della consiglier­a comunale Lucia Borgonzoni.

Irritazion­e azzurra «Se così fosse, a me non andrebbe affatto bene», avverte il coordinato­re Palmizio

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Il banchetto di CasaPound di fronte alla Coop di piazza dei Martiri
 ?? Crescenton­e ?? Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini in piazza Maggiore per la reunion del centrodest­ra dell’8 novembre 2015
Crescenton­e Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini in piazza Maggiore per la reunion del centrodest­ra dell’8 novembre 2015

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