Corriere di Bologna

Sport, venti milioni per gli impianti urbani E un nuovo palazzetto

Il piano prevede interventi su piscine, palestre e playground Fondi anche a discipline «minori» e attrezzatu­re scolastich­e

- Mauro Giordano

Per la prima volta Bologna si dota di un piano strategico sullo sport. Il maxi progetto, realizzato anche grazie a uno studio di Nomisma, prevede un investimen­to del Comune per circa 20 milioni nel prossimo triennio, cioè entro la fine del mandato, per migliorare o rifare ex novo impianti e strutture sportive in tutta la città. Sette milioni saranno utilizzati per gli impianti di terra comunali, tre andranno alle palestre popolari e sei per le piscine. Si dovrebbe sbloccare lo stallo della piscina Longo, con la rinuncia al tetto apribile. Infine all’Arcoveggio verrà costruito un palazzetto e sarà rifatta la pista di atletica.

Sul fronte stadio il sindaco Merola ha fissato una data entro la quale intende fare il bando per il Dall’Ara. Si pensa a giugno, dunque si attende la risposta di Saputo.

Un piano da 20 milioni di euro, tra investimen­ti del bilancio e convenzion­i stipulate, che entro il 2021 dovrà portare a un completo rinnovamen­to delle strutture sportive cittadine, con interventi di riqualific­azione e la realizzazi­one di progetti per l’inclusione sociale attraverso lo sport: contro razzismo, discrimina­zione e aiuti alle fasce deboli.

Il Comune punta all’ammodernam­ento di campi, palestre, e piscine, una «manovra» che arriva dopo un’indagine svolta da Nomisma nel territorio per capire lo stato di salute dell’impiantist­ica bolognese e le criticità di risolvere: numeri, obiettivi e analisi sono stati presentati all’auditorium Illumia di via Carracci durante un convegno al quale hanno partecipat­o il sindaco Virginio Merola, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il prorettore vicario Mirko Degli Esposti e l’arcivescov­o Matteo Maria Zuppi.

«Un obiettivo che ci diamo da qui fino a fine mandato», ha annunciato l’assessore allo Sport, Matteo Lepore, presentand­o il primo piano strategico per lo sport dell’area metropolit­ana e dettaglian­do la natura degli interventi che dovranno essere realizzati. Ecco quindi che 7 milioni di euro andranno per gli impianti di base, soprattutt­o per andare incontro alle difficoltà segnalate dal mondo dell’atletica, poi ci saranno 3 milioni di euro dedicati alla realizzazi­one o ammodernam­ento di tre palestre popolari (la palestrina del centro Beltrame, quella nuova del centro sportivo Pizzoli e l’ultima al centro sportivo Barca), 500.000 euro andranno ai playground (ai quali si aggiungera­nno i fondi di un crowdfundi­ng dedicato) e agli spogliatoi delle palestre scolastich­e, altri 4 milioni di euro stanno già finanziand­o il restyling del PalaDozza e infine arriverann­o 6 milioni di euro per le piscine comunali (prosegue la gestione di 25 anni al consorzio Acqua Seven).

«Per la prima volta nella sua storia il Comune ha deciso di dotarsi di un piano strategico per lo sport — commenta Lepore —. In particolar­e si evidenzia la scelta del sindaco di aver voluto creare un assessorat­o unico tra cultura, sport e turismo. La nostra idea è quella di concepire lo sport come un momento di incontro urbano, quindi lo consideria­mo uno strumento per avere nei quartieri maggiore inclusione». Le risorse alle quali Palazzo d’Accursio spera di attingere per potenziare ulteriorme­nte il piano sono anche i 20 milioni di euro per lo sport annunciati dalla Regione: i bandi sono aperti per presentare progetti. Rivendican­do la scelta di intitolare una delle curve del Dall’Ara ad Arpad Weisz (presto la presentazi­one della targa ufficiale), Lepore ha inserito questo impegno dell’amministra­zione nella lotta contro razzismo, omofobia e altri fenomeni di poca inclusione sociale.

Tornando agli impianti, a febbraio partiranno i lavori per rinnovare il parquet del PalaDozza. «Sarà fisso e non più mobile, ci sarà invece una superficie dedicata per concerti e congressi», ha sottolinea­to l’assessore: la convezione con Fortitudo e Virtus è in corso, il gestore verrà fuori dalla selezione del bando per la promozione turistica della città, alla quale hanno presentato domanda Bologna Welcome e Vivara Viaggi. Nel palazzetto entro il 2019 dovrà nascere anche il museo del basket italiano. Non solo Dall’Ara quindi, che invece verrà eventualme­nte finanziato con risorse private, e la volontà di rendere Bologna una piattaform­a nazionale, centrale per l’allenament­o degli atleti delle principali manifestaz­ioni internazio­nali. A proposito di questo sono già in calendario sotto le Due Torri alcune delle partite degli Europei di calcio under 21 del 2019: sono invece in programma a metà febbraio al PalaDozza le finali della Coppa Italia femminile di pallavolo.

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