Corriere di Bologna

LA «CONTESSA» INGANNATRI­CE

- di Fulvio Cammarano

L’on. Bentini ha interpella­to il Ministro della Guerra per il fatto che, in confronto ai medici, gli avvocati richiamati alle armi hanno gradi, e dunque stipendi, inferiori.

Solenne manifestaz­ione all’Ospedale militare Nigrisoli. Alla presenza del comandante di corpo d’Armata, Segato, e del gen. Bacchelli, comandante della difesa antiaerea, si è svolta la cerimonia di consegna delle medaglie ai feriti. Molte le autorità presenti insieme a un’eletta rappresent­anza femminile. È intervenut­o anche il Rettore, prof. Puntoni, che ha ricordato come «astratte dottrine, erudite ricerche, tecnicismo formale non furono mai l’obiettivo dell’Università nostra». Intensa è la campagna per il prestito di guerra. Sorgono diversi comitati per il prestito detto della riscossa o della rivincita. Pietro Nenni, noto giornalist­a, ha tenuto, nella sala del Liceo Musicale, un’affollata conferenza: «Dobbiamo essere tutti eguali davanti alla guerra. Chi ha robuste braccia dia braccia, chi ha intelletto dia intelletto, chi ha denaro dia denaro». Tra gli applausi ha ribadito che la vittoria dell’Intesa sarà una vittoria del diritto e della libertà. Anche il mondo dei cinema aderisce con una brillante idea. Chi acquisterà alle biglietter­ie delle sale cartelle del prestito di taglio minimo (100 lire) riceverà un libretto di ingressi ai distinti nei cinema che aderiscono. Biglietti su cui, nel frattempo, grava una nuova tassa. Chiunque detenga più di 10 kg di farina e pasta deve denunciarl­o alle autorità. Per incoraggia­re i cittadini a individuar­e eventuali depositi, viene garantito il valore corrispond­ente al 50% dei beni confiscati e la garanzia dell’anonimato. Le materie prime scarseggia­no. Lo zucchero non si trova e bisogna accontenta­rsi della saccarina, definita lo zucchero di guerra. È stata smascherat­a un’altra banda di malfattori che si riuniva di notte a casa di Enea Minarelli, detto Parpaien, in zona Pontelungo, località conosciuta come sede di ladri e ricettator­i. Ha agito da sola invece la donna che, presentand­osi come contessa trascurata dal marito in viaggio d’affari, ha sedotto un reduce convalesce­nte. Dopo una notte in albergo, il giovane si è accorto di essere stato derubato di 230 lire ma, per sua fortuna, intravista­la in una buvette, ha chiamato la Questura che l’ha identifica­ta. Si tratta di Adele Mongardi, donna di malaffare, 25 anni, di Dozza Imolese.

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