Stadio, per Merola il tempo stringe «Bando a giugno»
E sui Prati di Caprara Lepore conferma il Poc
«Visto che Verdi è rimasto a Bologna, i segnali di una volontà da parte di Saputo di riqualificare il Dall’Ara mi pare ci siano». Perle di ottimismo pescate negli abissi del calcio mercato. Virginio Merola sul restyling dello stadio si attende dal presidente del Bfc, abbastanza solido da non vendere Verdi rinunciando quindi a 20 milioni (ecco il concetto, sebbene la mancata cessione sia dipesa dal giocatore e non dal club), un bel «sì, i conti tornano, noi ci siamo». Una cosa però sono le battute, altro i numeri del progetto che Palazzo d’Accursio attende da tempo: su quelli il club rossoblù sta ancora ragionando, riflettendo, valutando e il risultato finale ancora non c’è.
Saputo è in città da venerdì, oggi sarà alla partita e domani — salvo cambi di programma — parlerà col sindaco che ieri, durante il convegno sul Piano Strategico dello Sport (con un capitolo sulla prioritaria riqualificazione dello stadio), ha detto, «mi auguro che nell’incontro con Saputo il tema si sciolga definitivamente». Salvo sorprese invece non ci sarà una decisione finale: il piano infatti va rivisto e rivisto per evitare il minimo errore. Fra i temi da sciogliere l’anno in cui, a causa dei lavori, il Bologna dovrà giocare a Modena o Ferrara. I dirigenti temono molto, anche finanziariamente, quella stagione.
Merola è però fiducioso: «Ho visto il progetto sul quale hanno lavorato un anno e mezzo e quindi penso siano maturi i tempi, ma sentirò Saputo. Siamo in attesa dei documenti ufficiali per verificare quanto regga l’operazione». Poi indica una data, «se Saputo condividerà l’idea avremo la possibilità di presentare entro giugno il progetto principale dato che come sempre adotteremo la procedura di evidenza pubblica, per cui il promotore (il Bfc con Seci) presenterà un progetto e se verrà accettato dal Comune si metterà a gara per vedere se ci sono proposte migliori». Andare a bando a giugno significa che i documenti dovranno arrivare alcuni mesi prima. «Quindi su questo dobbiamo assolutamente chiudere», dice Merola. E se il piano non regge? «Vedremo di capire, ma conoscendolo e vista la generosità con cui è venuto a Bologna…».
Sulla stessa linea l’assessore allo Sport, Matteo Lepore: «Un piano B non ce l’abbiamo, nel caso, visto che il progetto sullo stadio è imprenditoriale, saranno comunque gli investitori a fare delle altre proposte. Sarà giusto, per trasparenza e alla fine dell’istruttoria, mostrare alla città il progetto». Infine, sui Prati di Caprara ovest viene confermato il Poc che prevede uno sviluppo commerciale? «I piani quando sono approvati valgono e l’amministrazione li porta avanti, certo».