«Wunderkammer», narrazioni sonore
Al via oggi al Museo della Musica un doppio ciclo di incontri e concerti
Cambia pelle e raddoppia la rassegna «Nell’anno di... i musicisti raccontano i musicisti», punto fermo del Museo della musica di Bologna, che si biforca in due cicli semestrali. Per l’occasione cambia anche il titolo, che diventa «#wunderkammer. il museo delle meraviglie», per meglio rendere l’idea di un contenitore di concerti, narrazioni musicali, visite guidate e altro ancora dedicato alle collezioni museali. Il programma, che si snoderà nell’arco di cinque mesi, intende permettere di esplorare da vicino i tesori, visibili o nascosti, conservati nella collezione e nella biblioteca di Strada Maggiore 34. Senza limitarsi a una sola area tematica, come dimostra il fitto calendario, consultabile su www.museibologna.it/ musica. A partire già da stamattina alle ore 11, ingresso gratuito, con «Autour de Rossini», in occasione del 150esimo anniversario della morte del grande compositore e vicino di casa del museo. È solo l’avvio di un ciclo di incontri e visite guidate, sino a marzo, su Rossini e Bologna che culmineranno con i concerti dedicati alle sue inconsuete composizioni da camera e al recital, eseguito nella sala 7, sul suo pianoforte Pleyel 1844, fatto acquistare dallo stesso compositore. Da sabato 17 febbraio alle 17 prenderanno invece il via tre lezioni-concerto, «Musiche dal secolo degli aeroplani», dedicate all’opera pianistica di Claude Debussy, nel centenario della scomparsa del grande compositore francese, che sarà rivista e suonata da tre diversi interpreti. Confermati gli incontri con l’autore e le «Ri-creazioni», racconti sulle collezioni museali, preludio alla «Grande Festa delle Lettere» dedicata alla riscoperta di Francesco Griffo, il tipografo bolognese la cui collaborazione con Petrucci fu fondamentale per la nascita della stampa musicale. Le sale affrescate e i passaggi segreti di Palazzo Sanguinetti costituiranno anche la scenografia di alcuni concerti itineranti. Oltre a due appuntamenti rossiniani, ci sarà spazio all’amor sacro e all’amor profano nelle fonti del Rinascimento, alla storia della stampa musicale con il ritorno dell’ensemble Odhecaton e agli «instromenti maravigliosi», appositamente ricostruiti, della wunderkammer di Manfredo Settala, per finire con le penetranti Leçons de
Tenèbres di François Couperin. Un’ultima novità riguarda
Musica da vedere, ciclo di visite guidate per otto domeniche in cui un esperto del museo sarà a disposizione nelle sale per tutta la giornata, per rispondere a ogni domanda su qualunque pezzo delle collezioni.