In campo volano pugni La Virtus batte Trento
Al Pala Dozza La Virtus batte Trento e vince la quinta partita nelle ultime sei: superbo Slaughter Folle maxi rissa accesa da Gutierrez nel secondo tempo: espulsi il messicano, Sutton e Ale Gentile
Infila un altro successo la Virtus, il quinto nelle ultime sei partite, e si lascia abbracciare dal consueto caldissimo pubblico del Pala Dozza che finalmente sta iniziando a vedere una squadra di pallacanestro. Ha ragione Ramagli, è stata la migliore dell’anno, che fa seguito alla vittoria contro Reggio che a sua volta era stata fin lì la prestazione più convincente: due di fila sono un indizio, e se c’è voluta l’umiliazione di Avellino per spremere polpa da questa Virtus allora così sia.
La Segafredo ha dominato la partita fino al 60-43, 2’54” da giocare nel terzo periodo. A quel punto s’è scatenata una rissa da far west, tanto emozionante quanto da censurare, scaturita dall’ennesima reazione violenta di Gutierrez, playmaker messicano di Trento. Dopo aver tentato un colpo proibito su Slaughter ed essersi allacciato con Aradori, Gutierrez in una palla vagante s’è scagliato su Stefano Gentile per contenderla. Parapiglia, il messicano fa partire un destro e si scatena il finimondo. Ale Gentile si tuffa nella mischia per difendere il fratello, ci sono cazzotti, maglie tirate, spinte. La colluttazione si sposta verso il parterre, dove siedono Massimo Zanetti e Joey Saputo, Gutierrez continua ad agitarsi e nessuno riesce a fermare la furia di Gentile. Dalla panchina di Trento piomba in campo Sutton, dribblando i suoi allenatori che invano tentavano di placcarlo. Gli altri giocatori, Ramagli e Buscaglia riescono a sedare gli animi dopo un paio di minuti di follia che costano l’espulsione a Gutierrez, Alessandro Gentile e Sutton (per aver lasciato la panchina). Gentile, che ha già tramutato una squalifica in multa quest’anno (proprio dopo il match d’andata in Trentino), salterà almeno la trasferta di domenica prossima a Capo d’Orlando.
Dopo il parapiglia la Virtus sembra svuotata e deve rivincere una partita già vinta, con la Dolomiti Energia rientrata fino al -7 in due occasioni. L’ultima delle quali, sul 77-70
Verso la squalifica Gentile ha già pagato l’ammenda (proprio contro Trento) e salterà almeno una gara
a 2’12” dall’ultima sirena, apre a Forray il contropiede del -5 cancellato da una stoppata di Slaughter.
L’ex Madrid è stato il migliore in campo di una Virtus sempre molto ordinata e pulita, capace di girare palla e cercare i lunghi con precisione per punire le indecisioni difensive trentine sui pick’n’roll. Tutti hanno dato qualcosa, da Gentile (+15 di plus/minus e 4 assist prima dell’espulsione) ad Aradori (19 alla fine), da Lafayette (0 punti ma 6 assist e diverse giocate cruciali in difesa negli ultimi convulsi minuti) a Baldi Rossi (cesti pesanti per aprire il campo). La Virtus ha scelto di andare in area e ne ha cavato 37 punti dai suoi due lunghi americani con 12/17 al tiro. E la zona? Punita presto e bene, con Ale che cerca il post alto e la palla spesso in movimento. Pugni a parte, una gran bella partita. Da replicare.