Sempre Verdi
Osannato dal Dall’Ara, il numero 9 rossoblù fa magie Tre assist per le reti che condannano il Benevento firmate da Destro e nella ripresa da De Maio e Dzemaili Donadoni: «Troppa paura nella fase iniziale di partita Poi siamo stati bravi. Blerim? Ci sarà m
Bologna 3D, prima Destro, poi De Maio, infine Dzemaili. Nella domenica di Simone Verdi, per la prima volta con la fascia di capitano, il Bologna ha battuto 3-0 il Benevento, ricacciando indietro quei fantasmi che dopo la sconfitta di Torino prima della sosta avevano rifatto capolino dalle parti di Casteldebole. Certo, affinché si potesse parlare di favola a Verdi è mancato solo di segnare un gol, ma ecco che dopo averlo accarezzato nei primi attimi ha confezionato da grande sarto tre palloni (i primi due su punizione) che hanno consentito ai suoi compagni di fare bingo. E alla fine lo stesso Joey Saputo ha lasciato la tribuna d’onore ed è andato all’entrata del tunnel per abbracciarlo. Lui e tutta la squadra, va sottolineato, con una pacca sulle spalle in più per Dzemaili, che non è stato brillante ma che sul piano tattico ha sbagliato poco e che appena ha avuto sul piede destro il pallone giusto ha evidenziato come abbia ancora il gol addosso.
Parliamoci chiaro, tutto è bene quel che finisce bene, contro il Benevento contava soprattutto vincere e il Bologna ha vinto, ma nella prima parte è stato un pianto e da salvare c’è solo il gol che Destro ha firmato in mischia su una pennellata (appunto) di Verdi. Per il resto la squadra di Donadoni ha fatto fatica a trovare via via un sentiero entro il quale infilarsi, un po’ per i suoi demeriti, evidenziando ancora una volta limiti nella costruzione del gioco, e in parte per i meriti del Benevento. Che dopo aver colpito un palo interno con Guilherme al termine di un’azione da applausi, è stato bravo a chiudere sia le vie centrali che quelle laterali, andando sempre a raddoppiare il portatore di palla del Bologna e a cambiare d’improvviso gioco nelle ripartenze.
È successo che il Bologna ha finito per essere troppo lungo sul campo, il che ha permesso al Benevento di trovare sempre il giocatore libero negli spazi, anche se poi con il passare dei minuti è diventato di facile lettura nella fase attiva.
È chiaro che il gol di Destro ha cambiato gli scenari, e non è un caso che nell’ultimo spezzone del primo tempo il Bologna sia stato più costruttivo e anche più pericoloso nelle vicinanze di Belec. Con Mbaye che ha colpito anche un palo.
Nella seconda parte è stato tutto un altro Bologna, più corto, più alto, più aggressivo, in una frase più tutto rispetto a prima, con quelli del Benevento che non riuscivano più a trovare la giocata che gli consentisse di uscire dalla propria metà campo. Poi, dopo il gol di De Maio concesso dal Var ancora una volta a seguito di un disegno su puni-
zione di Verdi, il Bologna è diventato padrone del campo. Donadoni ha fatto uscire Destro e Poli per impiegare Di Francesco e Pulgar, e all’atto pratico solo una volta il Benevento ha fabbricato un’azione da gol, con Mirante che è stato bravo a deviare un colpo di testa di Coda.
Prima dei titoli di coda è arrivato anche il gol di Dzemaili, che ha messo i sigilli su una vittoria estremamente importante, dalla quale il Bologna ora dovrà trarre lo spunto per confezionare un ritorno significativo. Dalla metà campo in su Donadoni potrà contare su Poli, Pulgar, Dzemaili, Donsah (se non sarà ceduto), poi su Verdi, Destro, Palacio, Di Francesco, e se questa non è tanta roba per una squadra da metà classifica, poco ci manca.