Ramagli: «La migliore prestazione dell’anno»
Felice il coach che elogia i suoi: «Successo in un rodeo». Primo saluto tra Zanetti e Saputo
«Finché c’è stata una partita di pallacanestro, è stata la miglior Virtus della stagione». Alessandro Ramagli fa i complimenti alla sua squadra e divide la gara in due tronconi, pre e post-rissa, anche perché fino alla gazzarra la Segafredo aveva dominato. «Abbiamo fatto una grande partita di basket, stabile su entrambi i lati del campo, e devo fare un applauso ai miei ragazzi. Poi abbiamo sbagliato qualche tiro aperto ma alla fine abbiamo vinto e ribaltato lo scarto dell’andata». Successo su tutta la linea per la Segafredo, alla quinta vittoria nelle ultime sei partite. Una striscia che sta dando un volto diverso alla stagione: «È chiaro che il tifoso vorrebbe tutto e subito, ma Roma non è stata costruita in un giorno e le cose nascono con mesi di lavoro. Siamo migliorati ma dobbiamo tenere la barra a dritta, anche perché siamo senza Ndoja e ciò che è accaduto nel terzo quarto potrebbe portare strascichi». Il riferimento è ad Alessandro Gentile, che ha già evitato una squalifica pagando una multa un girone fa. Inevitabile toccare il tema della rissa: «Avevamo solo da perdere, eravamo in controllo tecnico della partita e dopo quell’episodio abbiamo dovuto stringere i denti. A volte fa bene vincere in un finale di gara simile a un rodeo: fortifica e ti fa migliorare. È nato tutto da un pugno di Gutierrez: se prendi un pugno, non puoi sempre porgere l’altra guancia». Il coach infine elogia la prova di Lafayette («importante, pur non suffragata dai numeri») e si complimenta con Slaughter e Lawson («li abbiamo cercati con insistenza»): due che hanno particolarmente coinvolto anche Joey Saputo in parterre, prodigo di applausi ed esultanze sulle schiacciate e protagonista anche di un breve saluto con l’attuale patron bianconero Massimo Zanetti, nel primo incrocio dopo la sfida per la proprietà del Bologna.