Elezioni, sale la tensione «Stop fascisti in piazza»
Aitini: «Faremo il possibile». E De Maria non segue Merola: «Sbagliato ignorarli»
Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro urgente al sindaco Merola e al neoassessore alla Sicurezza Aitini per fermare i banchetti delle formazioni neofasciste. «Se CasaPound e Forza Nuova saranno ammesse alle elezioni non potremo vietare i loro eventi», sottolinea però Aitini. Altolà anche dal Pd. E De Maria punge Merola: «Non vanno ignorati».
Un incontro urgente con il sindaco Virginio Merola e il neoassessore alla Sicurezza, Alberto Aitini, per arginare e vietare subito le iniziative di CasaPound, Forza Nuova e di tutte le formazioni di estrema destra, che già in questi primi giorni di campagna elettorale con i loro banchetti hanno fatto scattare in città momenti di tensione con le sigle antifasciste. A chiedere il summit d’urgenza sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil, «preoccupati per i gravissimi fatti degli ultimi giorni», ma è un allarme al quale si associa con forza il Pd a livello cittadino e regionale. Soprattutto per voce del deputato Andrea De Maria, molto distante dalla posizione del sindaco Virginio Merola, che commentando i gazebo di CasaPound e Forza Nuova in centro durante lo scorso weekend (uno dei due presidi si è svolto in piazza dei Martiri, dedicata alle vittime dell’antifascismo) aveva suggerito «ignorarli, perché non possiamo impedire queste manifestazioni».
De Maria usa toni decisamente più duri rispetto a quelli primo cittadino per commentare gli episodi degli ultimi giorni: «Quei banchetti sono un insulto alla memoria democratica della nostra città. È bene che prosegua con determinazione una mobilitazione guidata dai sindacati, dall’Anpi, dalle associazioni e dalle tante forze politiche più sensibili. Per fortuna in questa terra la sensibilità antifascista è ben radicata e bisogna tenerla unita, per farlo bisogna risolvere due problemi. Il primo è a livello nazionale, facendo rispettare rigorosamente la legge che vieta la ricostituzione del partito fascista. Il secondo riguarda il nostro territorio e i problemi di ordine pubblico che possono nascere».
In una nota il Pd bolognese aggiunge che «non bisogna permettere a chi si richiama al fascismo di farsi strada nelle istituzioni, si tratta di una minaccia alla nostra democrazia da non poter condonare con leggerezza». Per il capogruppo del Pd in Regione, Stefano Caliandro, «è impossibile restare indifferenti di fronte alle bandiere esposte dall’estrema destra a Bologna, città simbolo della Resistenza». E proprio oggi, alle 15, CasaPound tornerà in centro (via D’Azeglio, angolo Carbonesi) insieme all’ex parlamentare del Pdl Filippo Berselli, candidato in pectore dei «fascisti del terzo millennio».
L’assessore Aitini assicura intanto che incontrare i sindacati sul tema, ma vuole fare chiarezza su alcuni aspetti della questione. «Se le liste di CasaPound e Forza Nuova saranno ammesse alle elezioni — precisa l’assessore — non potremo vietare i loro eventi, la legge non ce lo consente. Dal punto di vista politico siamo i primi a essere preoccupati e per questo è importante confrontarsi con i sindacati. Quello che faremo è far approvare il prima possibile il regolamento che vieta l’assegnazione di spazi comunali a chi si richiama all’ideologia fascista, cercheremo di evitare quello che stava per succedere a Budrio qualche settimana fa (dove era stato dato il via libera a un evento di beneficienza di estrema destra poi cancellato, ndr)». L’ordine del giorno già votato dal Consiglio comunale sull’argomento era stato voluto con forza da Coalizione civica e poi appoggiato dai Dem. L’Anpi chiede che «dove esistano e siano applicabili delle limitazioni vengano fatte rispettare».
Dalla giunta Se le liste di CasaPound e Forza Nuova saranno ammesse alle elezioni non potremo vietare i loro eventi: la legge non ce lo consente Pressing confederale Cgil, Cisl e Uil: «Subito un incontro con il sindaco e l’assessore alla Sicurezza»