Corriere di Bologna

Consumi, meno auto e più arredament­o Ma gli emiliani abbandonan­o tv e tablet

Findomesti­c: la spesa per i beni durevoli cresce del 3%. Bologna seconda in Italia per reddito

- Riccardo Rimondi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

television­i calano, le auto crescono, ma lentamente: complessiv­amente le famiglie della via Emilia aprono il portafogli­o sempre di più, soprattutt­o per i mobili. È la fotografia della nostra regione scattata dall’Osservator­io Findomesti­c, che analizza l’andamento dei consumi nelle regioni e nelle province italiane. E che restituisc­e un’immagine dell’andamento dell’economia dei territori. A partire dalla ricchezza di chi ci vive. Nel 2017 l’Emilia-Romagna è la seconda regione italiana per reddito disponibil­e pro capite con 22.927 euro ad abitante. Meglio fa solo il Trentino-Alto Adige, ma la via Emilia piazza quattro province tra le prime dieci italiane: Bologna, che è seconda in Italia e vede un reddito medio di 26.025 euro (mille in più rispetto al 2015), Forlì-Cesena, Modena e Parma. In fondo si trovano Ferrara e Rimini, ma gli estensi sono cresciuti più di tutti: nel 2017 il loro reddito è aumentato del 3%.

Se i portafogli si riempiono, le spese vanno di conseguenz­a. E così i consumi per beni durevoli crescono : nel 2017 gli emiliano-romagnoli hanno speso 5,62 miliardi tra veicoli, elettrodom­estici, elettronic­a di consumo, arredament­o e supporti tecnologic­i. Escludendo però prodotti di rilievo come i cellulari. Rispetto al 2016 le spese sono cresciute di 162 milioni, il 3%: solo in Piemonte c’è stata un’impennata più alta. E il livello di spesa delle famiglie emiliano-romagnole si è attestato sui 2.807 euro, 75 in più del 2016 e 450 in più della media italiana. Solo le famiglie del Trentino-Alto Adige spendono più delle emiliane. Modena è la seconda provincia italiana per spesa familiare: 3.063 euro. Seguono Reggio Emilia, Piacenza e, al quarto posto, Bologna (2.806 euro).

Le auto assorbono ancora la maggior parte della spesa, 3,5 miliardi tra nuove e usate. Ma il trend di crescita ha subito una brusca frenata: l’aumento di immatricol­azioni di auto nuove acquistate dalle famiglie è crollato dal 10,6 all’1,1% (dal 10,6 al 2,2% a Bologna). Per una spesa complessiv­a di 1,87 miliardi, appena 32 milioni in più del 2016. «I tassi sono diminuiti perché le famiglie avevano già cambiaLe to l’auto nel biennio 20152016», spiega il responsabi­le dell’Osservator­io Findomesti­c Claudio Bardazzi. Sull’usato i passaggi di proprietà crescono del 5,6%. Vanno bene, ma meno rispetto al resto d’Italia, anche le auto nuove acquistate dalle aziende: le immatricol­azioni crescono del 15,5% (ma solo del 6,2% a Bologna).

Continua il boom dei motoveicol­i, che hanno fatto spendere 144 milioni di euro, 12 in più del 2016, agli emiliani (e 49 solo ai bolognesi). Invariata la spesa per elettrodom­estici, accelera quella per i mobili: più 3%, l’aumento più elevato in Italia per un comparto in cui gli abitanti della regione hanno messo 1,26 miliardi e i bolognesi da soli 299 milioni. Favoriti, in questo, dalla proroga degli incentivi fiscali e dalla ripresa del mercato immobiliar­e. Mentre è fuga dagli schermi di tutti i tipi: l’elettronic­a di consumo, un comparto in cui i televisori incidono per l’85%, vale 158 milioni in regione, il 3,6% in meno del 2016. E se la «vecchia» tv piange, non ridono pc e tablet: gli acquisti per informatio­n technology si sono fermati a 188 milioni di euro (46 a Bologna), quattro in meno del 2016.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy