Botte e paura Il rapinatore colpisce all’alba
Due rapine a distanza di tre giorni in zona universitaria, portate a segno all’alba ed entrambe culminate con un’aggressione. È successo alle 6.45 di domenica mattina in via Petroni e poi ancora intorno alle 7 di mercoledì in via delle Moline: le vittime, un uomo di 30 anni e una donna di 27, stavano andando a lavoro. La 27enne ha anche perso i sensi per i calci e i pugni sferrati dall’aggressore.
Andava a lavoro con la musica nelle orecchie, alle prime luci dell’alba di domenica scorsa, un 30enne che in via Petroni è stato aggredito, minacciato e ferito con un oggetto appuntito e infine rapinato da uno sconosciuto che lo ha preso alle spalle. A distanza di soli tre giorni, mercoledì mattina, di un’altra rapina consumata sempre in zona universitaria di mattina presto e sempre culminata con un’aggressione è rimasta vittima una ragazza di 27 anni.
Nel primo caso il 30enne, residente a Bologna, ha denunciato alla polizia di essere stato aggredito alle spalle alle 6.45 del 21 gennaio e di non essersi accorto del malvivente che si avvicinava da dietro perché aveva le cuffiette con la musica nelle orecchie. La vittima camminava da via Petroni verso piazza Verdi e si è accorta troppo tardi dell’uomo che lo ha avvicinato e lo ha afferrato da un lato, stringendolo con un braccio intorno alla gola. Il malvivente ha anche ferito il 30enne colpendolo al labbro con un oggetto tagliente che la vittima non è stato in grado di identificare. «Non guardarmi in faccia e dammi lo zaino» avrebbe intimato a quel punto l’aggressore, che poi però ha fatto da sé senza dargli il tempo di sfilarsi la sacca dalle spalle. Gli ha strappato lo zaino e il cellulare ed è scappato via in un attimo. La vittima ha descritto l’aggressore, fuggito a piedi, come un nordafricano.
Sarebbe invece un uomo dell’Est quello che mercoledì mattina, sempre intorno alle 6, ha aggredito una 27enne in via delle Moline. La donna ha raccontato che stava andando a lavoro quando è stata avvicinata da un uomo con capelli e occhi chiari che le ha intimato di consegnare telefono e portafogli. Senza neanche darle il tempo di rendersi conto, l’aggressore l’avrebbe spinta a terra accanendosi su di lei con calci e pugni, tanto che la ragazza ha ricordi confusi di ciò che è successo dopo. «Credo di aver perso i sensi» ha denunciato alla polizia. Una volta ripresa dallo choc, non aveva più in tasca il suo telefono.
Per questa mattina alle 11.30 l’associazione di via Petroni e dintorni ha indetto un presidio di protesta e solidarietà al presidente Giuseppe Sisti e a sua moglie Patrizia Malossi, condannati per oltraggio a pubblico ufficiale per le parole di rabbia rivolte a una vigilessa una sera del novembre 2012, quando una delle tante nottate fracassone in via Petroni se la presero con la polizia municipale. Ma l’associazione fa sapere che protesterà anche per «l’intollerabile situazione della zona universitaria».
La 27enne è stata scaraventata a terra e poi picchiata da un uomo che le ha rubato il telefono, la ragazza ha perso i sensi