Critelli lancia la sua campagna «Gli avversari sono destra e M5S»
A San Giovanni presenta il suo comitato e invita al voto utile
Primo, come ha indicato Renzi, rivendicare i risultati del governo. Secondo, non alzare mai la voce. Gira e rigira, però, a segnare la campagna del Pd è sempre l’appello al voto utile.
Francesco Critelli manda un nuovo messaggio ai dubbiosi facendo leva sui sogni passati: «Chi non vota per il Pd non vota per un nuovo socialismo, regala solo collegi alla destra e ai 5 Stelle». Anche per questo motivo, la candidatura di Pier Ferdinando Casini al Senato non deve scandalizzare. «I nostri elettori hanno la maturità necessaria per capire che quando c’è una coalizione è giusto ospitare quei candidati che l’hanno costruita. E poi davanti non abbiamo una destra europea ma il populismo. Casini è dalla parte della democrazia, è una scelta da sostenere». Vasco Errani ha messo in guardia i suoi ex compagni di partito: occhio che l’appello al voto utile, ha detto, può essere un boomerang. Ma le parole dei democratici di adesso, gli risponde Critelli, «sono le stesse che pronunciavano i dirigenti che ora stanno in Liberi e uguali cinque anni fa». A sinistra, se ne deduce, è da un po’ che il voto utile è argomento da campagna elettorale. Lo è anche per l’ex leader dei pensionati della Cgil, Carla Cantone, che avverte i suoi amici del sindacato: «Se mettete il Paese nelle mani Di Maio non so che fine farete. Poi non venite a lamentarvi».
Capolista alla Camera, anche lei era in prima fila ieri assieme agli altri candidati bolognesi — Andrea De Maria, Luca Rizzo Nervo, Francesca Puglisi, Ernesto Carbone, Sandra Zampa — all’inaugurazione del comitato elettorale di Critelli a San Giovanni in Persiceto, dove il segretario provinciale del Pd correrà all’uninominale per un posto alla Camera. Se la dovrà vedere con Marco Macciantelli di Leu, Davide Matteis del M5S e Giuseppe Vicinelli, unico sindaco di Forza Italia (a Sant’Agata Bolognese) della provincia. A lui Critelli riserva l’invito a non prendersi meriti non suoi. «Perché quando parliamo di Lamborghini parliamo di un insediamento che è stato possibile grazie al lavoro delle amministrazioni precedenti e agli sgravi del governo».
Chiarito questo punto, il resto del suo discorso è sulla falsariga di quello pronunciato da Renzi all’Opificio Golinelli. «Dobbiamo fare una campagna rispettosa. Il Pd non si unirà alla caciara quotidiana», ribadisce il segretario bolognese. E poi convincere più cittadini possibili della bontà di quanto fatto dai diversi governi Pd in questa legislatura.
«Una riunione in meno nei circoli e più bar. Ci vuole tanta pazienza a parlare con le persone, ci diranno voi siete il potere, ma noi dobbiamo stargli addosso e ascoltarli sempre a testa alta». Critelli darà l’esempio, «batterò tutti i 21 comuni dalla mattina alla sera, alle sei e mezza andrò in stazione a parlare con i pendolari, e poi sarò al mercato, alla bocciofila». Questa sarà la giornata tipo del segretario che all’ultimo, così racconta, ha saputo da Renzi di essere candidato alla Camera, in uno dei collegi più blindati d’Italia. «Non è una cosa che avevo messo in conto neanche a ridosso degli ultimissimi giorni. È stata una richiesta arrivata dal segretario nazionale». Ma quello di San Giovanni non è l’unico collegio in cui correre, essendo pure terzo in lista al proporzionale a Benevento. Su questa decisione, resterà invece un alone di mistero. «Mi è stato chiesto e in un partito — si limita a spiegare il leader di via Rivani — si è sempre a disposizione».
Chi non vota per il Pd non vota per un nuovo socialismo, regala solo collegi a destra e 5 Stelle E poi davanti non abbiamo una destra europea ma il populismo