Corriere di Bologna

I luoghi letterari come spazi della nostra storia

- di Romano Montroni

L’ idea di un viaggio nei luoghi letterari è geniale! La curatrice ha passato in rassegna un centinaio di opere ambientate in luoghi fantastici e le ha divise in cinque sezioni, dall’antichità ai giorni nostri (Miti e leggende antiche, Scienza e romanticis­mo, L’epoca d’oro del fantastico, Il nuovo ordine del mondo e L’era

digitale): si va dall’Odissea (e durante il lungo ritorno a casa di Ulisse, se ne incontrano di luoghi strani e meraviglio­si!) alle Mille e

una notte, a I viaggi di Gulliver, a Il mondo perduto, in cui Arthur Conan Doyle (che dunque non è solo il creatore di Sherlock Holmes) descrive — con il suo grande talento per la suspense — un’avventuros­a ricerca di creature preistoric­he; e poi Le città invisibili di Calvino, ma anche Harry Potter, Shakespear­e e Stephen King, per continuare con i luoghi fiabeschi di Alice nel

paese delle meraviglie e Peter Pan, e le visioni cupe e fantascien­tifiche di 1984 e di Non lasciarmi, del Premio Nobel Kazuo Ishiguro. Una carrellata in cui si mescolano classici, letteratur­a popolare e narrativa contempora­nea, arricchita da illustrazi­oni magnifiche che testimonia­no la fecondità del legame tra arte e letteratur­a.

Laura Miller (a cura di) «L’atlante dei luoghi letterari» Rizzoli pp. 317 – euro 35

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