Arriva la Viola Donadoni avvisa «Non è in crisi»
Nessuno degli arbitri pasticcioni è stato sospeso ma il tecnico chiude il caso. Palacio recupera
Convogliare la rabbia di Napoli e trasformarla in carica positiva per un derby dell’Appennino che vale il comando della parte destra della classifica: è l’obiettivo di Roberto Donadoni, che non si fida della crisi viola. Sconfitte, contestazioni e confronti con i tifosi sono il menù della settimana della Fiorentina, ma il tecnico mette tutti in guardia: «Avranno voglia di riscatto, contro il Verona hanno perso per una serie di coincidenze. Le classiche partite in cui va tutto storto: è stato un 1-4 bugiardo. Noi dobbiamo pensare a ripartire: dobbiamo cancellare la rabbia di Napoli e portarci dietro le cose positive contro la Fiorentina: ci sarà da soffrire, ma anche noi vogliamo far soffrire loro e prenderci i tre punti».
Rifinitura sul sintetico sotto la neve per i rossoblù, con scelte finali di formazione che verranno fatte solo oggi: un dubbio tra Gonzalez — non ancora al 100% — e De Maio in difesa e il rebus dell’assenza di un leader tecnico come Verdi in avanti. Con il numero 9 costretto ai box, Donadoni vuole un maggiore apporto da parte di tutti: «Quando manca qualcuno, siamo tutti portati a fare qualcosa in più. Conosciamo il valore di Simone, chi ha avuto meno spazio deve darsi da fare». In avanti dovrebbero esserci Di Francesco, Destro e il recuperato Palacio, con il neoarrivato Orsolini pronto a subentrare. Donadoni però ha ancora un piccolo dubbio sul ricorso alla fanteria leggera come a Napoli e manda un messaggio al suo centravanti: «L’umore di Mattia dopo Napoli? Può crescere e migliorare solo attraverso le prestazioni, non solo quelle in partita ma quelle quotidiane in allenamento. Non ho ancora deciso come schierare la squadra da metà campo in su».
Tattica da stabilire e prove da mental coach per Donado- ni, che torna su quel gol immediato a Napoli e va sulla psicologia spicciola: «In settimana ho chiesto ai giocatori quanti hanno pensato di aver segnato troppo presto a Napoli e lo chiedo anche a voi. La realtà è che la mentalità di squadra, giocatori e giornalisti deve essere differente: non bisogna pensare di aver segnato troppo presto, bisogna pensare che la partita si può portare a casa. Vorrei sempre segnare al primo minuto, perché deve darci convinzione: quando squadra e ambiente ragioneranno così avremo fatto un passo avanti».
Il tecnico non torna sulle polemiche arbitrali post-Napoli e prova a smorzare i toni, anche quando gli viene segnalato che Mazzoleni e Orsato sono stati impiegati anche in questo weekend nonostante i recenti disastri, regalando un buffetto a Costacurta dopo le polemiche in tv: «Il rispetto tra me e lui è rimasto tale. Anzi, che ci siano ex giocatori in questo momento in Figc mi piace: non servono retorica e frasi fatte, ma fatti concreti».
L’ultima battuta è un commento al termine del mese di mercato. E il pensiero del tecnico va soprattutto a Maietta: «Sono arrivati ragazzi positivi per noi, Orsolini è un giovane di talento e Romagnoli ha dimostrato di poter stare in A: l’approccio è stato positivo, il campo parlerà. Sarà così anche per Dzemaili, che ha portato nel gruppo la voglia di non accontentarsi mai. È andato via Mimmo, al quale faccio un grosso in bocca al lupo: se n’è andato tra le lacrime e la cosa mi ha toccato. Sono felice che la sua avventura ad Empoli sia partita molto bene: gli auguro di tornare subito in serie A».