Stato Sociale & Paddy Lo show è servito
Sanremo, successo per Lo Stato Sociale e la signora Jones: «Volevo ballare di più»
Archi e drum machine. Occhiali da sole per tutta l’orchestra di Sanremo, scarpe da ginnastica e magliette sotto abiti eleganti per Lo Stato Sociale, e poi lei: Sarah Patricia Jones, l’83enne nota come «Paddy Jones», che con il suo ballo ha conquistato l’Ariston. Giù dal palco martedì sera, quasi amareggiata per la fine del pezzo ha esclamato: «È durato poco». Poi durante le foto di rito con i cinque bolognesi ha aggiunto:«Abbiamo provato tanto ed è passato subito. Ma è stato un attimo che mi ha dato una scintilla di felicità». E «nonna Paddy» ha acceso anche il pubblico di Sanremo. Così i cinque ragazzi di Bologna, cresciuti tra i banchi di scuola del Galvani e delle Aldini, oggi programmatori di intelligenza artificiale per l’Università di Bologna, attori e sociologi, si sono piazzati tra i migliori nella prima serata del Festival.
«L’idea di Paddy — spiegano — ci è venuta perché nella canzone c’è una anziana che balla per rappresentare la gioia di vivere e abbiamo cercato la più brava nel mondo e l’abbiamo portata con noi perché è un Guinnes dei primati. Lei è la ballerina più anziana nel mondo e il nostro disco si chiama Primati».
Paddy è diventata famosa nella trasmissione televisiva a «Britain’s Got Talent» e ha vinto l’edizione spagnola di «Tu si que vales».
E prima di arrivare sul palco dell’Ariston ha trascorso qualche giorno sotto le Due Torri assieme alla band ed è stata al Tpo di via Casarini. È lì che Lodo, Albi, Bebo, Checco e Carota hanno deciso di girare il loro videoclip di «Una vita in vacanza», il brano in gara alla 68esima edizione del Festival della canzone italiana. Stasera per loro ci sarà la seconda esibizione, quel che è certo che fino a martedì il loro brano nel mondo delle scommesse era tra gli outsider (si giocava intorno a 20 volte la scommessa alla vigilia), ora si gioca il suo trionfo a 4,00. Ad ogni modo tra i 20 big si sono piazzati — per la classifica demoscopica — nella fascia più alta assieme a Nina Zilli, Noemi, Annalisa, Max Gazzè, Ron, Ermal Meta e Fabrizio Moro. E dopo l’esibizione de Lo Stato Sociale l’assessore Matteo Lepore ha subito postato su Facebook: «Virgi’ metti da parte un Nettuno». Da Bologna a Sanremo. Nel mezzo oltre 200 date, le prime registrazioni di Ep e dischi a Medicina nello studio di Matteo Romagnoli, loro amico e discografico di Garrincha Dischi, la label de Lo Stato Sociale. E stasera nella loro città, i loro amici danno appuntamento per il secondo round di «Sanremo sociale» per la visione in «balotta» di Sanremo al De’ Marchi in piazza San Francesco.