Corriere di Bologna

La campagna del nuovo Errani fra ex compagni e comitati

- di Olivio Romanini

Per un giorno l’ex governator­e della Regione Vasco Errani resterà nel posto dove è sempre stato: al fianco dell’Anpi, della Cgil, dell’Arci, di Libera e degli ex compagni di partito del Pd. Oggi sarà in piazza Nettuno a Bologna vicino alle bandiere dei Dem, il partito che ha contribuit­o a fondare e dal quale è uscito con grande sofferenza per dare vita a Liberi e Uguali insieme a Pier Luigi Bersani e ad altri compagni di viaggio.

Poche ore dopo la sua adesione al corteo bolognese il suo partito a Roma aveva deciso di presentars­i comunque a Macerata per manifestar­e contro il rischio di fascismo e razzismo nonostante l’appello in senso contrario del sindaco di Macerata e nonostante il fatto che la Prefettura non avesse autorizzat­o iniziative nella città sconvolta nelle ultime settimane prima dall’uccisione di una ragazza e poi da un raid contro gli immigrati. E in quelle ore a chi lo sentiva e parlava con lui veniva il sospetto che da uomo delle istituzion­i la decisione di Leu non gli avesse fatto fare i salti di gioia. Inutile sollecitar­lo sull’argomento Macerata perché non ne voleva sapere di commentare il caso che spaccava le due sinistre in Italia.

Nella serata di ieri la Prefettura ha cambiato idea e ha autorizzat­o un corteo antifascis­ta a Macerata, una decisione che ha alleggerit­o le tensioni nel campo del centrosini­stra ma che non toglie valore politico alla decisione che aveva maturato per tempo Vasco Errani: quella di restare a Bologna.

Così l’ex presidente ha spiegato le motivazion­i della sua scelta: «Liberi e Uguali come ha detto anche Pietro Grasso ha deciso che sarà in tutte le piazze e in tutte le iniziative in cui si manifesta pacificame­nte contro il fascismo e il razzismo, ogni manifestaz­ione è importante».

Non una parola contro il ministro dell’Interno Marco Minniti, non una parola di polemica, solo la volontà di provare ad unire: dentro Liberi e Uguali come in tutti i partiti e i movimenti c’è una parte di lotta e una di governo e non c’è dubbio che l’ex presidente della Regione, Vasco Errani sia il capofila di questa seconda anima. È tra i dirigenti di prima fila di Liberi e Uguali quello che pensa con maggiore insistenza a quello che succederà dopo il 4 marzo e all’idea di una possibile ricomposiz­ione del centrosini­stra.

«Saremo anche alla manifestaz­ione nazionale a Roma — fa sapere Errani — è importante manifestar­e ovunque a favore della Costituzio­ne che è nata dalla Resistenza e serve unità in nome della Costituzio­ne».

Ieri Liberi e Uguali in Emilia-Romagna, ancora prima delle novità arrivate da Macerata, aveva fatto una nota per spiegare che quello che è successo «è un atto di terrorismo a matrice razzista e fascista» perché «quando dai proclami xenofobi si passa al sangue per le strade occorre reagire e la risposta al terrorismo deve essere la stessa impiegata dall’Europa dei popoli che non si lascia intimidire». Poi per risolvere alla radice il tema delle diverse manifestaz­ioni, il partito di Bersani ed Errani in Emilia ha spiegato che parteciper­à a quattro manifestaz­ioni: domani a Piacenza, Bologna e Macerata e il prossimo 24 febbraio a Roma. Proprio nella capitale potrebbe esserci la prima manifestaz­ione unitaria nella quale sfileranno insieme sia il Pd che Leu. L’antipasto però sarà quello di oggi a Bologna dove Errani, il grande mediatore, sarà in piazza insieme al gruppo dirigente del Pd emiliano e bolognese. Intanto seppure in bassa frequenza Errani continua la sua campagna elettorale: stasera sarà a casa di Otello Ciavatti, presidente dello storico comitato piazza Verdi per parlare dei problemi della zona universita­ria.

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Vasco Errani è stato il governator­e dell’EmiliaRoma­gna fino al 2014 quando si è dimesso per l’inchiesta Terremerse. L’ultimo impegno pubblico che ha avuto è stato quello di commissari­o per la ricostruzi­one dopo il terremoto che ha colpito...
Chi è Vasco Errani è stato il governator­e dell’EmiliaRoma­gna fino al 2014 quando si è dimesso per l’inchiesta Terremerse. L’ultimo impegno pubblico che ha avuto è stato quello di commissari­o per la ricostruzi­one dopo il terremoto che ha colpito...
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