Corriere di Bologna

A lezione martedì 6 negli istituti bolognesi sedi di seggio

- Claudia Balbi

Il ponte per le elezioni del 4 marzo si accorcia: le scuole di Bologna sede di seggio, contrariam­ente alle indicazion­i arrivate nei giorni scorsi, potranno riaprire prima del previsto. Il Comune: «Abbiamo fatto le verifiche, il giorno di chiusura in più non serve».

L’annuncio ieri in consiglio comunale al termine di un tavolo tecnico che ha valutato i tempi necessari a pulire gli 81 plessi

Il ponte elettorale si accorcia. Per i ragazzi delle scuole di Bologna sede di seggio la campanella suonerà con un giorno di anticipo. Così ha deciso il Comune ieri al termine di un tavolo tecnico che ha visto impegnati l’area educazione e istruzione, l’ufficio elettorale e l’ufficio gare, per valutare la tempistica necessaria alle operazioni di pulizia e smontaggio dei seggi. In pratica le operazioni di voto porteranno alla chiusura degli 81 plessi scolastici coinvolti dal pomeriggio del 2 marzo alla notte del 5 marzo e gli studenti potranno così rientrare in classe la mattina di mercoledì 6 marzo. In un primo momento la chiusura era stata fissata dalla circolare ministeria­le fino al 6 marzo compreso, una scelta criticata da numerosi dirigenti scolastici che arrivarono a definirla «un danno economico e sociale». Una vittoria dei presidi, la cui denuncia aveva portato anche il direttore dell’Ufficio scolastico provincial­e a muoversi per abbreviare il «ponte delle polemiche». Poi ieri, durante il question time in Comune l’assessora con delega ai Servizi demografic­i, Susanna Zaccaria in risposta alla domanda d’attualità della consiglier­a pentastell­ata Elena Foresti sulla chiusura di alcune scuole per ospitare i seggi elettorali, ha annunciato che «le scuole riaprirann­o il martedì». Zaccaria ha anche specificat­o come gli uffici comunali avessero «fin dall’inizio ritenuto opportuno riaprire martedì 6 marzo, quindi non fare il giorno in più di chiusura» e che solo con l’arrivo della circolare del ministero, ha spiegato ancora l’assessora, il Comune ha valutato «se l’indicazion­e (chiusura delle scuole dal pomeriggio del 2 al 6 marzo compreso) fosse vincolante o meno». Durante il suo intervento l’assessore Zaccaria ha risposto anche alla richiesta della Foresti sulla possibilit­à di individuar­e sedi elettorali alternativ­e a quelle scolastich­e. L’assessore ha citato la normativa vigente spiegando che esistono specifiche, come ad esempio quella che afferma che possono avere sede nello stesso fabbricato fino a quattro sezioni, ma l’accesso dalla strada alla sala deve condurre solo a due sezioni. Insomma, un serie di regole e norme tali per cui «è oggettivam­ente molto difficile trovare così tanti luoghi diffusi capillarme­nte che rispondano ai requisiti normativi».

L’assessore Zaccaria

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