INDOSSARE I VECCHI LIBRI
Nel 2016, in Emilia-Romagna 46 persone su 100 dai 6 anni in su hanno letto almeno un libro per motivi non scolastici e professionali. In Lombardia e Veneto sono 49. Prima nella graduatoria nazionale il Trentino con 55 lettori. In Europa settentrionale si va oltre l’80%. La tendenza, da noi più che altrove, è di spostarsi dalla palestra in cui la ginnastica mentale si esercita sui libri cartacei al «Club Online». Se in quella palestra il libro contribuisce a sviluppare la mente contemplativa, sullo schermo ciò che viene incoraggiato è il pensiero utilitaristico. Immersi online, siamo alla ricerca di informazioni che servono a migliorare gli stili di vita e di lavoro. Ma è la carta che dà emozioni e ci fa entrare in un mondo tutto da scoprire. Calati nella lettura di un libro, si eccita la propria fantasia e creatività, così incoraggiando a fare cose mai fatte prima. Siamo allora pronti non solo a migliorare, ma a scoprire sentieri d’innovazione che sboccano in territori incontaminati. La lettura su carta è sempre innovativa perché è profonda e incita a trovare l’equilibrio tra essa, che ci proietta in un universo immaginario, e la lettura online che focalizza la nostra attenzione sugli accadimenti del presente. Solo a tali condizioni potrà aver successo l’impiego di nuove tecnologie che combinano le forme cartacee di lettura con gli elementi digitali. Al Media Lab del Mit (Massachusetts Institute of Technology), ad esempio, hanno creato un libro «indossabile» (luci e vibrazioni che aggiungono un elemento elettronico all’esperienza di lettura). L’atto del comprendere e immaginare «indossando» la lettura su carta convive con il desiderio di familiarizzare e confrontarsi con il materiale digitale.
L’esercizio di lettura subì un traumatico passaggio in seguito alla sostituzione dei testi copiati dagli amanuensi con il libro stampato (la Bibbia di Gutenberg) usando la tecnica dei caratteri mobili. Oggi, internet induce i lettori a vestire i panni dei decodificatori di informazioni. È la carta che continua a sfidare all’interpretazione del testo e alla ricerca di connessioni mentali, fonti d’immaginazione e idee originali che ampliano l’orizzonte della conoscenza per produrre poi innovazioni capaci di generare valore. Spetta alle nostre università e ai nostri centri di ricerca sondare nuove strade, anche tecnologiche, per garantire lunga vita ai libri.