Donne, una su due molestata al lavoro
Ricatti sessuali, fisici o emotivi: secondo l’Istat l’Emilia è terza dietro Lazio e Toscana
Una donna su due è stata molestata o ha ricevuto ricatti sessuali sul lavoro almeno una volta nella propria vita. Un numero che corrisponde a circa il 52,3% della popolazione femminile tra i 14 e i 65 anni dell’Emilia Romagna.
Secondo l’Istat, la nostra regione si conquista così il terzo posto, dopo Lazio e Toscana, di questa preoccupante classifica. Ma per la prima volta sono state rilevate anche le molestie a sfondo sessuale a danno degli uomini.
Una donna su due è stata molestata o ha ricevuto ricatti sessuali sul lavoro almeno una volta nella propria vita. Un numero che corrisponde a circa il 52,3% della popolazione femminile tra i 14 e i 65 anni dell’Emilia Romagna.
La nostra regione si conquista così un infelice terzo posto, dopo Lazio e Toscana, come terra dove le donne sono maggiormente oggetto d’attenzioni indesiderate. A dirlo è un’indagine dell’Istat realizzata tra il 2015 e il 2016 che, a livello nazionale, stima siano circa 8 milioni e 816 mila le ragazzine e le donne che hanno subito almeno un episodio di molestia. Tra i casi di questo tipo vengono considerati le molestie verbali, gli atti di esibizionismo, i pedinamenti, il furto delle proprie credenziali, telefonate oscene, molestie sociali, mostrare o inviare materiale pornografico, ma non solo.
In esame vengono presi anche i ricatti sessuali sul lavoro, ossia ottenere agevolazioni o proposte di carriera in cambio di sesso parziale o totale, e le molestie fisiche, cioè i tentativi da parte di colleghi, superiori o di altre persone sul posto di lavoro, di toccare, accarezzare o baciare contro la propria volontà. Anche in questo caso l’Emilia Romagna non si distingue, piazzandosi al quinto posto per numero di donne tra i 15 e i 65 anni (il 9,7% contro una media nazionale del 8,9%) che hanno vissuto episodi di questo genere.
Ad essere state maggiormente molestate, sia fisicamente che psicologicamente, sono le lavoratrici laureate tra i 45 e i 54 anni, ma se si analizzano i dati degli ultimi tre anni la percentuale più alta si registra tra le giovanissime tra i 14 e 24 anni (34%). Se si scende ancora nel dettaglio, l’Istat ha registrato anche il numero di ricatti sessuali sul lavoro, con riferimento sia al momento dell’assunzione («Nel corso della sua vita per essere assunta al lavoro ha avuto richieste di prestazioni o di rapporti sessuali?» o «Nel corso della sua vita qualcuno le ha fatto capire che se fosse stata disponibile sessualmente avrebbe potuto avere in cambio un lavoro, ad esempio le hanno chiesto se era fidanzata, se era disponibile ad uscire la sera o ad andare a cena o a pranzo fuori insieme?») o a momenti successi alla vita lavorativa: in regione circa il 7, 4% delle donne ne ha ricevuto almeno uno.
Per la prima volta sono state rilevate anche le molestie a sfondo sessuale ai danni degli uomini: si stima che 3 milioni 754 mila le abbiano subite nel corso della loro vita (18,8%), 1 milione 274 mila negli ultimi tre anni (6,4%). Anche se la maggior parte degli autori sono maschi: lo sono per il 97% delle vittime donne e per l’85,4% delle vittime uomini.
La ricerca Sono a rischio le donne laureate tra i 45 e i 54 anni, in crescita anche gli episodi sugli uomini