«Il metodo noto dal 2013, nessuno fiatò»
Lorenzo Andraghetti, è lei la gola profonda de le Iene? «Me lo stanno chiedendo tutti, ma giuro che non sono io». In effetti l’ex grillino Andraghetti tutto quello che sa sul M5S lo racconta in prima persona, o lo scrive. E denuncia anche, se è il caso. Come quando portò in Tribunale il deputato Paolo Bernini per averlo licenziato per «ragioni politiche» dall’incarico di assistente, e il giudice gli diede ragione.
Lei ha lavorato alla Camera dal 2013 al 2015. Questa vicenda dei rimborsi è mai venuta fuori?
«Subito. Nel 2013 ci fu una riunione per discuterne. Che ci fosse la possibilità di truccare i rimborsi era chiaro a tutti». C’erano già stati dei casi? «No, ma qualcuno avvertì il gruppo dello stratagemma. Che si potesse fermare un bonifico in 24 ore io lo appresi in quella riunione». E poi? «Nulla, nessuno ha più controllato». Perché?
«Per incompetenza. Lo stesso errore fatto con gli scontrini. Non ti puoi affidare alle autocertificazioni, perché tutti possono gonfiare le ricevute e alla fine chi controlla?»
Bugani dice che chi ha sbagliato sarà cacciato e che gli altri partiti non hanno nulla da insegnare.
«È vero, i partiti non hanno mai restituito nulla. Ma è giusto che ci sia una polemica, perché se basi la tua propaganda su questo tema è normale che ti arrivino delle critiche».